Titolo Quello che lasci al mio cuore
Autore Jessica Meloni
Genere Romanzo contemporaneo
Editor Self
Pagine 338
Trama Questo è l'unico aggettivo che può indossare Federico Della Torre: avvocato civilista di trentasette anni. Dietro la maschera di uomo sicuro e divoratore del mondo nasconde le ferite di un passato che ancora sanguina. Si guarda allo specchio e non si riconosce; le rughe sono solchi sulla pelle e un peso sul cuore. Il dolore provato da ragazzo non lo ha reso migliore. Lo ha solo trincerato dietro una spessa corazza di indifferenza. Ginevra Dante ha dieci anni in meno di lui, fa la social media manager per Nike, rivista anticonformista e culturale di Milano. La vita con lei non è stata gentile, ma Ginevra non è una che si piange addosso. Ama tirarsi su le maniche e seppellire i problemi nel lavoro. Quando Ginevra vede per la prima volta Federico, il cugino della sua responsabile, perde la testa. È lui l'uomo che le ha rubato il cuore al ritmo di una vecchia canzone di Sinatra. Federico però non vuole più amare, non lo sa più fare. Può un cuore distrutto ricominciare ad amare? Possono due cuori legarsi oltre l’età, l’estrazione sociale e le paure? Recensione
«Siamo due solitari che hanno voglia di seguire la musica. È bello, sai? Confidarsi con chi non ti conosce, senza sovrastrutture relazionali a bloccarti.»
Questa frase mi ha spiazzato, positivamente parlando, perché mi faceva già comprendere la profondità dei due protagonisti ma soprattutto l'apertura mentale dell'autrice.
Quando ho terminato di leggere il libro, l'ho comunicato subito a Jessica perché dovevo dirle due cose:
1. Che finalmente ho incontrato due protagonisti umani e non dei veri e propri casi umani come ormai è di moda;
2. Che il suo fa parte di quei pochi libri che mi hanno tenuta sveglia fino a tardi con la curiosità altissima.
Per quanto riguarda il primo punto, ci tengo a precisare che il mio non è un giudizio nei confronti di quei romance o tanti altri libri che hanno dei protagonisti problematici e che costruiscono rapporti tossici ma è semplicemente questa la differenza. Ne "Quello che lasci al mio cuore" ho trovato un uomo maturo, con un passato nel campo sentimentale doloroso, un uomo che ha cercato di tutelarsi convinto che rinunciare ad amare e essere amato fosse la scelta migliore per sé stesso e per gli altri. Un uomo psicologicamente stabile con una carriera. Un uomo, ragazze! Federico è un uomo con alti e bassi così come lo siamo tutti noi ma proprio come noi, poveri e disgraziati esseri umani, cerca di vivere la propria vita al meglio senza portare il suo dolore ai limiti impossibili.
So bene cosa pensano in molti di voi, anzi molte di voi hahaha, "ah ma se leggo un libro voglio trovare qualcosa che nella vita vera non esiste" bene, mi spiace deludervi ma nella vita reale ci sono più casi umani e meno uomini. Dai, quanto sono belli quei uomini con la giacca, con un portamento fiero, curati, sicuri di sé... sinceramente io vorrei trovare un uomo del genere e quando leggo un romanzo voglio si sognare ma avere anche una minima speranza che posso incontrare una persona simile. Illudersi va bene ma prendersi in giro liberamente anche no hahaha, ok questo vale per me poi ognuno ovviamente la pensa come vuole.
«Ginevra, tu, quello che lasci al mio cuore non lo puoi immaginare. Mi incasini la testa, poi la rimetti a posto. Mi centrifughi il cuore, poi lo riempi di te, del tuo amore, del tuo essere. E io sono felice.»
Per le stesse ragioni che ho citato prima, ho invidiato da morire Ginevra e la capivo perfettamente. Comprendevo i suoi stati d'animo, le sue emozioni che ho potuto percepire più reali. Il fatto stesso che l'autrice abbia voluto scrivere di questo amore che va al di là dell'età, perché tra i due protagonisti ci sono diversi anni di differenza, per me è un salto di qualità immenso. Quindi, tirando le somme, vi dico che "Quello che lasci al mio cuore" è un libro completo, con due protagonisti psicologicamente ben strutturati, con dei personaggi secondari altrettanto stabili e forti. Le ambientazioni sono piacevolissime e illustrate con parole semplici ma molto suggestive. La narrazione di per sé è ottima, uno stile intelligente e fluido alternato da dialoghi altrettanto intelligenti e naturali, spontanei. L'autrice riesce a tenere alta la curiosità del lettore perché è come leggere una favola moderna (ma non pensate alle favole conosciute, non c'entra niente), super consigliato se volete sognare ad occhi aperti. Voto ✓✓✓✓✓ @libera_di_leggere
Comments