Cyberbullismo
Popolo di lettori e curioso…
Oggi voglio affrontare con voi il tema di Cyberbullismo e lo faccio perché, circa due settimane fa, sono venuta a conoscenza di un nuovo fenomeno che, pian piano, sembra diffondersi anche in Italia.
A quanto pare c’è una persona che si “diverte” a contattare i giovanissimi tramite tutti i principali canali social, hackera il loro sistema rubando i dati sensibili che successivamente sfrutta per ricattarli e spingere questi ragazzi a compiere atti pericolosi fino all’atto supremo del suicidio.
Ma il cyberbullismo ha anche forme meno forti, sa essere silenzioso, si nasconde dietro persone apparentemente tranquille e che, magari, sui social svolgono un attività come quella dell’agenzia editoriale. Conosciamo tutti la storia di @lalettricepassioneblog e il caos che si è scatenato successivamente. Tutti noi che abbiamo voluto difendere la ragazza ci siamo ritrovati vittime di cyberbullismo, presi in giro e offesi a titolo gratuito da quella persona che si auto reputava professionale.
Ovviamente ci sono molte forme di Bullismo e di Cyberbullismo. La maggior parte delle vittime sono ragazzi dai 12 ai 18 anni. Ragazzi che magari hanno poca autostima, non riescono a creare rapporti con i loro compagni allora si nascondono dietro lo schermo perché con questo scudo fanno meno fatica a gestire le relazioni. Forse è un concetto sbagliato ma questo possiamo capirlo noi adulti, per un ragazzo è un modo per vivere e non sentirsi solo. Io non sono una psicologa ne ho competenze per valutare determinati modi di agire ma conosco il bullismo di persona e ancora oggi mi capita di essere vittima di cyberbullismo.
Perché dico questo? Semplice. Ogni volta che ci imbattiamo in persone che non accettano o non ci permettono di esprimere liberamente ed educatamente il nostro pensiero, diventiamo vittime di bullismo e se tutto ciò accade dietro ad uno schermo, allora è cyberbullismo. Che io sia una bookblogger, bookstagrammer o semplicemente una lettrice, ho il diritto di esprimere il mio parere in merito. Ma spesso ci imbattiamo in autori che ci attaccano e aggrediscono verbalmente con offese e ingiurie perché la nostra opinione non gli garba. Spesso e volentieri anche i fan del autore o altri lettori che hanno letto lo stesso libro ci inveiscono contro perché il nostro pensiero e l’opposto del loro. E non importa che tu abbia scritto o detto tutto questo solo per aiutare quel autore a migliorare e crescere, se tu lo hai criticato loro hanno il “diritto” di aggredirti con offese e nei casi estremi anche con minacce.
Comunque il discorso autore vs recensione negativa lo affronteremo in un altro articolo, promesso.
Ma per tornare sul cyberbullismo volevo ricordarvi che è un fenomeno, una piaga, un virus, una pandemia che va combattuta quotidianamente. Non possiamo aspettare ogni volta che accade l’ennesimo episodio sconvolgente per risvegliarci dal torpore. Il cyberbullismo non si limita a singoli episodi sporadici che ci vengono segnalati dal tg di turno. Ogni giorno ci sono innumerevoli vittime che subiscono questo tipo di atti e che rischiano di finire in una trappola dalla quale spesso non si esce o se si riesce ad uscire lo si fa con ferite impossibili da curare. Perciò, prestiamo attenzione e non permettiamo a nessuno di aggredirci con atti simili. Siamo persone libere.
Libera_di_leggere
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