TITOLO: Fragilità AUTORE: Victoria Van Oosten EDITORE: PubMe (Collana "Io me lo leggo") PAGINE: 146
DESCRIZIONE
Julie de Clerment sposa l’uomo di cui è profondamente innamorata nonostante sia conscia di essere stata scelta da Edmond Saint-Pierre con la testa e non con il cuore. Familiari ed amici cercano di dissuaderla temendo un esito infelice ma Julie preferisce amare che essere riamata. Edmond è troppo concentrato nell’intento di fare carriera politica per assecondare le fragilità sentimentali della giovane moglie, una carriera non facile da perseguire con la fine del Secondo Impero. A complicare l’armonia coniugale interferiscono le rispettive famiglie e amicizie non proprio disinteressate.
RECENSIONE
Oggi vi parlo di "Fragilità" di Victoria Van Oosten.
Julie de Clerment sposa Edmond Saint-Pierre, un politico in ascesa, di cui è profondamente innamorata.
"Vederlo lì, in piedi presso l'altare, lo sguardo illuminato, il sorriso addolcito, diede a Julie un'esaltazione e una gioia a lei inconsuete".
Nonostante sia consapevole che l'uomo ha più interesse nelle sua carriera che nella loro storia d'amore, è convinta di poter cambiare i sentimenti di Edmond.
Il romanzo parla di una storia d'amore, dal momento in cui nasce, con il fidanzamento tra Julie ed Edmond.
"E allora aveva avvertito, senza voltarsi, lo sguardo bruciante di Edmond a poca distanza, percependo in entrambi il pericoloso desiderio di finire l'uno nelle braccia dell'altro: ora ricordavano all'unisono quell'episodio, imbarazzati".
I due sono molto innamorati ma, mentre lei vuole impiegare tutte le sue energie nel loro matrimonio, lui è troppo concentrato nella sua carriera politica, nonostante provi dei sentimenti forti per Julie.
Così arriva pian piano la fragilità di una vita coniugale, difficile fin da subito.
La donna cerca in tutti i modi di tener in piedi il suo matrimonio, complice anche un'epoca in cui il matrimonio era la base della vita di una donna.
"Julie sentiva con prepotenza il desiderio di abbracciarlo, della ruvidezza del tweed della sua giacca sul viso, del calore delle sue guance".
Fin da subito, ho nutrito alcuni dubbi sulla trama.
La storia si immerge immediatamente nel rapporto tra Julie ed Edmond, fin dai primi giochi di sguardi.
Tuttavia, ho capito subito quanto la trama sia resa debole dalle descrizioni.
"Era così piacevole dormire in qualunque ora del giorno in quel letto che era stato suo fino al giorno del suo matrimonio, in quella stanza stracolma di bambole, giocattoli, ninnoli, libri, strumenti per il disegno ed il ritaglio e quant'altro era stato il suo svago di fanciulla, sebbene provasse un vago disagio, quasi un'inadeguatezza, una non appartenenza, ora che era una donna, e sposata".
La protagonista si rivela sempre più una donna troppo ingenua che continua ad affidarsi ai giudizi della gente e della madre.
Come scelta di scrittura non ci sarebbe nulla di male, se non per il fatto che questo dettaglio può rendere un po' noiosa la lettura soprattutto nella seconda parte: mi verrebbe da chiedermi "quando Julie deciderà finalmente di agire?".
"Dentro di lei si formava una sensazione particolare, difficile da spiegare, come una goccia di miele che cade in una tazza di latte increspando la superficie".
La storia continua ad evolversi su un matrimonio che va sempre più alla deriva e purtroppo manca una necessaria suspence, qualcosa che faccia continuare a sperare: in altre parole, è troppo presto intuibile la conclusione della storia che, inoltre, sembra interrompersi troppo bruscamente.
"Ciò che colpiva l'interessa di Julie osservando un uomo, necessariamente colto e intelligente, era la signorilità, che traspariva non solo dall'eleganza degli abiti e dei gesti, ma dal portamento, dalla figura slanciata, dai lineamenti eleganti e le mani lunghe e sottili. Ma tutto ciò doveva accompagnarsi ad un animo per nulla narcisista, bensì insicuro e romanticamente corrucciato".
Ciò che ha risollevato il mio giudizio è lo stile dell'autrice, uno stile ricercato ma mai complesso, coinvolgente.
VOTO: ✓✓✓
@mariarosaria_guido
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