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Hanno rapito Moro

Titolo Hanno rapito Moro Autore Salvatore La Moglie Genere Romanzo Editor Macabro Pagine 119

Descrizione Sono passati quarant’anni dalla strage di via Fani e dal rapimento e poi dall’assassinio di Aldo Moro. Sono stati i 55 giorni più lunghi e oscuri della nostra Repubblica e su quel 16 marzo del 1978 ancora non si è riusciti a scoprire in maniera definitiva cosa sia davvero accaduto e a smascherare i veri mandanti. Tanti sono ancora i punti oscuri e le zone d’ombre, nonostante i notevoli risultati della “Commissione Fioroni”. Di certo c’è che in via Fani non c’erano solo i brigatisti. La sfida di questo racconto consiste nel proporre al lettore la narrazione di quel tragico giovedì nero, con una scommessa: riuscire a dare un’idea della complessità del caso Moro, di cosa fu l’operazione via Fani attraverso il solo resoconto di una giornata che certamente fu particolare e destinata a costituire uno spartiacque nella storia del nostro paese. Recensione Cosa dire di questo libro?! Innanzitutto, voglio complimentarmi con l’autore per aver messo nero su bianco questa triste verità senza peli sulla lingua (o meglio sulla penna). Ci voleva qualcuno che raccontasse la vera verità sul rapimento e l’omicidio di Aldo Moro, e Salvatore La Moglie ha scelto un modo originale, a mio parere: una pagina di diario in cui raccoglie tutto quello che venne appreso dagli italiani nel momento in cui tutto ebbe inizio, il 16 marzo 1978, usando come strumento di visione e narrazione un ragazzo diciannovenne che espone i fatti poco dopo la strage di via Fani; racconta le opinioni delle persone che incontra per strada, dal giornalaio; quello che i suoi professori, soprattutto quello di storia e quello di matematica, gli spiegano a grandi linee sulla storia contemporanea, quella storia che a scuola non ti fanno studiare chissà per quale motivo, e in tutto ciò racconta anche quello che lui stesso pensa dando un pensiero critico e ragionato nonostante i suoi 19 anni. L’autore farà anche molto altro per spiegare al meglio come si è arrivati a via Fani, inserirà degli articoli di giornale che raccontano quanto successo nei giorni precedenti la strage e li argomenterà, aiutando il lettore a contestualizzare il periodo politico e a capire meglio quanto successo e le argomentazioni che riporterà nel corso delle pagine.

“Il nostro paese sta vivendo e vivrà forse ancora per molto tempo una triste, cupa stagione in cui a pagare saranno la democrazia, la libertà e le forze del progresso…”

Nel leggere questo libro ho provato, come successo la prima volta che lessi su un libro di storia della strage di via Fani, sgomento, ma con una consapevolezza diversa: non ero pazza quando pensavo che dietro tutto questo ci fossero i nostri politici e forze ben più organizzate delle sole BR. Fu tutto troppo perfetto, pulito per poter attribuire soltanto ai “brigatisti col mitra” (come li definisce l’autore) questa strage senza ipotizzare che una parte di loro, i “brigatisti senza mitra o con altre armi” (sempre secondo la definizione dell’autore), possa aver organizzato il tutto avvalendosi dell’appoggio di persone potenti e di reparti militarizzati e più organizzati per operazioni “lampo” come quella che è stata eseguita. Queste 116 pagine hanno, non solo chiarito una minima parte del sequestro Moro, ma anche aperto gli occhi, almeno i miei, per quanto riguarda il reale funzionamento del nostro paese (come se ce ne fosse ulteriore bisogno, però non fa mai male ricordarlo), su quanto la corruzione sia profondamente e irrimediabilmente radicata nella nostra classe politica e società a diversi livelli. In particolare, mi hanno fatto comprendere quanto, forse, tutto sarebbe diverso se l’onorevole Aldo Moro avesse potuto continuare per la sua strada con il suo compromesso storico e quanto, forse, avremmo avuto maggiori possibilità di poter esprimere le nostre opinioni senza alcun timore. Una frase mi ha colpita a tal proposito e vorrei lasciarvela di seguito:

“Senza il caso Moro, probabilmente, non ci sarebbe stato il craxismo, non ci sarebbe stata tangentopoli e forse neppure tutto quel che è venuto dopo: chissà come sarebbe stata l’Italia di Moro e Berlinguer!”

In conclusione, vi invito a leggere questo libricino per la curiosità di conoscere di più la storia della NOSTRA Italia e, perché no, imparare dal passato per non commettere ancora ripetutamente gli stessi errori come continuiamo, a mio modesto parere, a fare. E per farvi riflettere chiudo questa recensione con un’altra citazione:

“Ci vogliono così: ripiegati su noi stessi, senza voglia di lottare, apatici e inoffensivi…”

Voto: ✓✓✓✓✓

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