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I giorni dell'ardesia

Titolo: James Biancospino e i Giorni dell’Ardesia Autore: Simone Chialchia Genere: Fantasy Editore: Aporema Edizioni Pagine: 480

Trama: Dopo le mirabolanti avventure affrontate nel sedicesimo secolo, James Biancospino torna al presente ed è di nuovo costretto a destreggiarsi nell’eterna guerra tra la setta della Confraternita della Luce e quella degli Oscuri. Tra duelli mozzafiato, affetti contrastati ed estenuanti iniziazioni, l’epopea del protagonista si snoda attraverso tre continenti, alla ricerca dell’arcano potere nascosto nell’ardesia, l’unico che sembra in grado di risolvere in modo definitivo le sorti del conflitto. Autore: Simone Chialchia classe 91’ vive a Cividale del Friuli. La voglia di inventare e raccontare storie per trasmettere emozioni lo spinge alla scrittura. Tra le cose che ha fatto, ciò che lo rendono più orgoglioso sono le sue figlie. Le avventure di James Biancospino sono nate durante una passeggiata col suo cane Briscola. Recensione: James si risveglia nel suo letto, senza possibilità di muoversi, e non ricorda assolutamente nulla di tutto quello che gli è successo. Né delle avventure vissute nel XVI secolo né tantomeno di possedere lo sguardo di Venere. Tabula rasa. Immaginate di svegliarvi dopo un lunghissimo sonno e non ricordare nulla degli ultimi avvenimenti. Trauma! E infatti, il protagonista inizialmente è scettico, pensieroso, guardingo… come dargli torto? Questo secondo capitolo si apre, dunque con calma, in maniera ponderata e può sembrarci quasi noioso ma, non appena James riacquista la memoria e incontra Scarlet, tutti i tasselli tornano al loro posto: la Confraternita della Luce, i Non-morti, le pietre magiche e il viaggio nel tempo. In questa nuova avventura, molti nodi del precedente romanzo vengono al pettine; non mancano di certo inseguimenti, cospirazioni, scontri e l’eterna lotta tra bene e male, luce ed oscurità.

“L’offerta è ancora valida, sei un’ottima risorsa: perché sprecare il meraviglioso potere del tuo sguardo di Venere per servire quella setta di ipocriti e ingrati? Passa alle tenebre e vi risparmierò la vita” sussurrò all’orecchio.

La scrittura dell’autore è scorrevole, ben strutturata e articolata: riesce ad usare delle espressioni non viste e riviste e istiga la curiosità quasi alla fine di ogni capitolo. Ciò che ho trovato più banale sono i dialoghi, infatti ho preferito di gran lunga i pensieri interiori di James. La storia è fantasiosa ma non del tutto originale, infatti mi ha ricordato vagamente Shadowhunters, con le pietre magiche al posto delle spade angeliche. Purtroppo, non sono riuscita ad affezionarmi a nessun personaggio ma sono pretenziosa in merito, non mi affeziono facilmente. Alla fine del romanzo, è presente una legenda con i nomi dei personaggi e delle pietre, una scelta simpatica e anche utile visto che, essendoci tanti nomi particolari, nel corso della lettura potrebbe servire una consultazione. Non leggevo fantasy da un’eternità e sono molto pignola al riguardo: inizialmente ero scettica e non riuscivo ad immergermi nella storia ma continuando la lettura devo ammettere che, nel complesso, è un buon libro e mi sento di consigliarvelo per “uscire dal mondo reale” per un po’. Voto: ✓✓✓✓ @imtheyellowone

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