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Il gatto di Depero


Titolo: Il gatto di Depero Autore: Milka Gozzer Genere: Romanzo Editor: Independently published Pagine: 212 Descrizione “La forma di quel suo gatto evocava qualcosa di umano. Il soggetto non aveva una posa docile, al contrario. Non so se si può dire di un gatto… all’epoca sarebbe parso di certo inappropriato, ma ora oserei dire che aveva personalità.” All’alba del Novecento, il piccolo Mario Nicoluzzi impara l’arte della tornitura del legno di ulivo nella bottega del padre. Sarà quell’arte a salvarlo dalla guerra e dall’esilio. Sarà il tornio ad avvicinarlo, da adulto, al grande pittore e designer Fortunato Depero verso il quale proverà sempre grande stima e affetto. Il loro legame, però, è destinato a subire una brusca rottura dovuta alla comparsa di un gatto fra gli averi della famiglia dell’artigiano. Mario condurrà il lettore indietro nel tempo per ricostruire nei dettagli le vicissitudini che hanno portato al grande equivoco che li ha allontanati. Perché quel bozzetto di Depero è finito nelle sue mani? È giunto il momento di scoprirlo. Attraverso un intreccio di storie sorprendenti, il protagonista ci restituisce uno spaccato vibrante e senza filtri della vita e del vivere di quegli anni nella città di Rovereto.Un romanzo brillante e commovente, che celebra il riscatto di un genio ingiustamente censurato. Biografia Sono giornalista professionista, ho lavorato nei quotidiani occupandomi di inchieste, di cronaca, di cultura. Ho viaggiato in tutti i continenti con una bicicletta per cercare di capire meglio un luogo e la sua gente per poi riportare i fatti con la certezza di averli davvero vissuti. Ho scritto racconti e reportage di viaggio dall’Africa e dall’Asia. La passione per la letteratura mi ha portato ad approfondire l’ambito narrativo attraverso lo studio e a laurearmi in Lingue e Letterature moderne, quindi a specializzarmi in Filologia e Letterature comparate. Il mio primo romanzo “Le radici del muschio” (2016) è una saga delicata e nello stesso tempo cruda, una storia che spinge a riflettere sull’essenza dell’uomo e sui capricci del destino. Nel secondo romanzo “MeL” (2019) mi sono divertita a mescolare i generi thriller, noir e fantascienza, ma in realtà si tratta soprattutto di un romanzo di formazione. Ho pubblicato la raccolta “Racconti di viaggio Racconti di vita” (2020) in cui tra storia e reportage, autobiografia e cronaca di costume, racconto di un percorso epico dal deserto della Namibia alle metropoli di Tokio e di Seul, dalla Bolivia alla Cambogia, dalla dittatura birmana alle crociate contro i catari, dalla terra delle badanti alla tecnologia di Taiwan, dal Golfo del Tonchino a Parigi. E poi c’è l’ultimo nato, il romanzo “Il gatto di Depero” (2020) ispirato alla storia vera di un grande artista e del suo falegname tornitore. Naturalmente sto scrivendo ancora… Recensione Dunque, la trama è stata già ampiamente raccontata perciò non starò qui a spiegarvela ulteriormente. Anche perché ci tengo a dirvi altro… Ho un ricordo di quando ero bambina di questa coppia di anziani che mi raccontava la guerra. Nel cortile del palazzo in cui vivevo c’era una panchina dove amavo sedermi e passare il tempo e la vicina che aveva le finestre proprio sopra la panchina, quando mi vedeva li, con una scusa qualsiasi scendeva e iniziava a raccontare la sua esperienza della seconda guerra mondiale. Di solito ero sola e anche quando c’era qualche amichetta lei scappava sempre ma io restavo e ascoltavo. D’accordo, confesso, dopo la signora mi portava la cioccolata e io non dicevo nulla a nessuno, era un mio segreto. Comunque sia mi piaceva ascoltarla perché mi raccontava cose che a scuola non mi dicevano mai… So che ora vi state chiedendo perché vi sto raccontando questo aneddoto e cosa c’entra con “Il gatto di Depero” di Milka Gozzer. Vedete, leggere questo libro mi ha riportato alla mente quei ricordi e le storie raccontate dalla mia anziana vicina. Credo che non ci sia nulla di più bello di quando un libro è capace di scavare dentro di te per riportare alla luce ricordi sepolti da anni in un cassetto della memoria. Ricordi che, probabilmente, avresti lasciato lì chi sa per quanto tempo ancora. Il libro di cui vi parlo oggi regala la stessa sensazione che vi può donare il racconto di una persona che ha vissuto un periodo come quello che caratterizza i primi anni del Novecento. Un insieme di ricordi fatti di emozioni forti, di tanto dolore e di piccoli raggi di gioia. Di quando ancora la cose belle erano cenare tutti insieme allo stesso tavolo e non importava cosa c’era sopra, se solo un pezzo di pane o della carne…l’importante era essere insieme. Come i ricordi di una persona, ormai un po’ in là con l’età, il libro potrà sembrarvi confusionario. Ma non è un errore e la semplicità delle parole usate per raccontare la storia de “il gatto di Depero” rende la lettura molto piacevole. Conclusione Consiglio assolutamente la lettura di questo libro che ha la capacità di fare provare al lettore emozioni uniche…uniche come lo è “Il gatto di Depero”. Voto ✓✓✓✓✓ @libera_di_leggere


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