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"Il Protettore" (Gli uomini del nord vol.1) di Elin Peer


Titolo: Il Protettore (GLI uomini del nord Vol. 1)

Autore: Elin Peer 

Editore: Queen Edizioni 

Genere: Distopico 

Pagine: 360



Trama 


400 anni nel futuro, gli uomini sono pochi e le donne governano il mondo.

Eccetto per l’area conosciuta in passato come Canada e Alaska, che è abitata dagli Uomini delle Terre del Nord, un gruppo di uomini forti, che rifiutano il dominio femminile.   Christina Sanders, un’archeologa e professoressa di storia, è affascinata dal passato. Come donna moderna dell’anno 2437 sa che le donne stanno meglio senza uomini, ma in cerca di avventura, prende una decisione impulsiva e si offre volontaria per un lavoro che nessun altro vuole. Dovrà condurre uno scavo archeologico nelle Terre del Nord, il posto più nascosto della terra, dove vivono quei mitici maschi che si dice siano brutali e pericolosi come gli uomini di cui Christina ha letto nei suoi libri di storia.   Cosa accadrà quando Christina entrerà nel territorio degli uomini? Le consentiranno di fare il suo lavoro? E c’è qualche possibilità che la lascino andar via illesa?  

Il Protettore è il primo libro nella nuova serie romantica di Elin Peer, Uomini del Nord. 


Recensione


Cari lettori… 

Che piacere oggi potervi parlare de "Il Protettore" di Elin Peer edito dalla casa editrice Queen Edizioni che ringrazio per la disponibilità e collaborazione. 

"Il Protettore" è il primo volume della serie "Gli uomini del nord". Una storia ambientata nel futuro e più precisamente nel 2437 ma non manca di riferimenti al passato e a quello che è il nostro presente. 

 La protagonista di questa storia è Christina Sanders, una giovane donna trentenne, professoressa universitaria e archeologa. Decisamente una donna indipendente, intelligente, ben educata, affascinata e piena di entusiasmo quando si tratta dalla storia antica della nostra terra. Vive nella Madrepatria, una zona della terra dove, dopo quella che viene definita la terza guerra mondiale, la guerra tossica, sono le donne a "comandare" e dove la percentuale delle donne è ben più alta rispetto agli uomini. Nella Madrepatria infatti, non c'è distinzione di genere e tutti sono trattati alla pari, la pace è alla base degli rapporti umani. 

"«Noi non crediamo molto nei ruoli di genere. Le persone sono persone e veramente non importa quale sesso tu avessi quando sei nato.»" 

 Perché è successo tutto questo? Perché appunto, durante la guerra tossica avvenuta nel 2060 le donne si sono "ribellate" agli uomini e così si sono create due fazioni, due mondi differenti. Di fatto abbiamo la Madrepatria e la Terra del nord. 

"«Di base, ciò che successe fu che gli uomini arrivarono quasi a distruggerci tutti, e noi donne tentammo di salvare ciò che era rimasto,»" 

 Le terre del nord sono dominate da uomini ed è qui che vive Alexander Roccia assieme a tantissimi altri uomini tutti molto virili, robusti, violenti e, diciamo così, poco galanti. In queste terre le donne sono pochissime ma quelle che ci sono vengono protette come un tesoro prezioso. 

"Era il mio unico amico in questo posto straniero e, nonostante il suo umore arcigno, le sue misure enormi e la mancanza di educazione, mi sentivo sicura con lui."

 Alexandre non è molto diverso dai suoi compagni. È molto rude nel suo atteggiamento ma è anche un uomo colto e con un'ottima posizione. È un intimo amico del condottiero Khan e di suo fratello Magni ed è proprio per questo, ed avere perso una lotta, che viene affidato a lui il compito di proteggere un archeologo in arrivo nelle terre del nord. 

Roccia accetta questo incarico a malincuore perché gli scoccia molto l'idea di dovere fare da balia ad un uomo che ha atteggiamenti femminili. Dagli uomini del nord, gli uomini di Madrepatria vengono soprannominati donnine per via del loro aspetto e comportamento poco virile e tendente alla femminilità. Ma Alexander rimane sorpreso nello scoprire che l'archeologo in realtà è un archeologa di nome Christian Sanders.

"«Voi siete piene di queste ridicole idee sugli uomini che sono avversari delle donne, ma noi non lo siamo. Siamo fatti per vivere insieme, questo dovrebbe essere fottutamente ovvio.»" 

 Comincia così una conoscenza e una scoperta reciproca. Due mondi completamente differenti per usi e costumi che si incontrano, scontrano e si completano creando da due emisferi estremi quello che potrebbe essere definito un mondo perfetto. 

Ragazzi che ve lo dico a fare…una trama tanto coinvolgente quanto sconvolgente. "Il Protettore" di Elin Peer è un libro completo di tutto. So che la trama può sembrare complessa ma in realtà non lo è. L'autrice racconta gli avvenimenti con maestria. Ha una penna leggera, fluida e usa un linguaggio molto semplice, giovane a tratti volgare è vero ma crea un effetto di realtà fantastico. 

Inoltre i capitoli sono divisi in due punti di vista, quelli di Roccia e Christian, questo permette al lettore di avere una visione a 360° dell'intera storia. Un po' come poter sentire le due campane. 

 Trovo questa storia perfetta perché mi ha trasmesso tutte le emozioni forti. Emozioni come rabbia, passione, frustrazione e talvolta anche il disappunto che arrivano dritto allo stomaco. 

Christina e Alexander sono due protagonisti maturi. Hanno tutto. Potrebbero dare l'impressione di essere due poli opposti, il yin-yang ma in realtà hanno caratteri molto simili. Entrambi testardi, forti, caparbi e coraggiosi, si completano proprio perché vengono da due realtà di vita ben differenti. Adoro i protagonisti anche perché subiscono una crescita forte nel corso della storia proprio perché imparano l'uno dall'altro ma anche i personaggi non protagonisti sono eccellenti. Tutti con caratteri precisi. Sono tutti molto coerenti con i propri principi. Ogni personaggio è fondamentale. Mi piace raffigurare questa storia, nel mio immaginario, come una scacchiera. 

L'ambientazione è straordinaria. La realizzazione dei due mondi opposti è una scelta molto azzeccata perché ci da modo di confrontare le varie prospettive di quella che potrebbe essere una vita nel futuro. C'è da ricordare comunque che è tutta immaginazione dell'autrice ma ciò non toglie un certo fascino. Confesso personalmente che se potessi o dovessi scegliere il mondo in cui vivere sceglierei senza ombra di dubbio la terra del nord. Lettori, dovete considerare che il libro di Elin Peer vi porterà inevitabilmente a fare molte riflessioni. Vi ritroverete anche a, come dire, combattere con voi stessi. Vi si insidieranno dubbi su ciò che è giusto e sbagliato. Personalmente ero molto in combutta con me stessa e anche con la protagonista Christina. Perché? Perché non condividevo a pieno il suo modo di essere finché non ho capito che lei era "programmata" in un certo senso, proprio perché nella Madrepatria le persone vivono in una specie di bolla di un mondo perfetto. Agli abitanti di Madrepatria vengono inculcate fin dalla nascita la pace, il bene il rispetto e l'uguaglianza tra i generi ecc… 

"«E allora? Questo è l’uomo moderno. Sono evoluti in esseri premurosi, emotivamente maturi, che non hanno bisogno di classificare sé stessi come un genere,»"

e tutto ciò non sarebbe poi tanto sbagliato se non fosse portato all'estremismo assoluto e sinceramente non vorrei vivere in un mondo in cui si professa la libertà ma in realtà non si è liberi. Perché non si è liberi se si deve sopprimere la propria natura o i propri sentimenti solo perché sono negativi. Ma non fraintendetemi, questo mio pensiero è più che positivo per il libro e per l'autrice che è riuscita veramente a creare un mondo complesso come quello di Madrepatria. 

"«Oh Madre Natura, no!» Esclamò. «Noi siamo pacifisti e pacificatori. La violenza e l’oppressione non fanno parte del nostro stile.»"

Dall'altro lato abbiamo la terra del nord abitata da questi energumeni che trovano nella lotta violenta il divertimento e che mangiano la carne. Un mondo che non è molto distante dal nostro presente a parte alcuni dettagli sulla tecnologia. I Nuomi (è così che vengono chiamati gli uomini del nord) sono molto più inclini a rispettare alcune usanze del passato. 

Ma parlando di questo libro non si può non parlare di due temi molto importanti. La parità tra generi e l'ambiente. 

Sono secoli ormai che le donne combatto per avere gli stessi diritti dell'uomo ma ciò non significa che alla fine debbano essere le donne a governare il mondo. In questo libro ho vissuto un sentimento contrario. È come se l'autrice volesse capovolgere la situazione attuale creando una sottomissione dell'uomo alla donna. Quasi fosse una forma di provocazione. 

"Lui confondeva la nostra gentilezza con l’oppressione e classificava la gentilezza dei nostri uomini come sottomissione alle donne." 

 Nel libro è stato riportato anche l'argomento "vegano". Come animali facciamo parte anche noi, esseri umani,  della catena alimentare. Come uomini siamo all'apice di questa catena quindi io trovo che abbiamo diritto di mangiare la carne di altri animali. Per questo motivo non trovo giusto che le persone debbano essere costrette a diventare vegani, e qui mi riferisco anche al concetto di poco fa dove vi dicevo che Madrepatria viene descritta come un mondo libero ma in realtà non hanno la scelta. 

«Non ti dà fastidio che un animale sia morto perché tu possa mangiare?» Chiesi. «È naturale.»"

Per quanto riguarda invece il tema dell'ambiente ho trovato diversi spunti molto belli e anche fattibili per contrastare l'inquinamento. 

Come potete notare da voi questo libro ci porta a riflettere e discutere su un numero infinito di argomenti importanti. Io personalmente ho avuto giorni di riflessioni e titubanza su cosa per me sarebbe giusto se vivessi in un mondo come quello raccontato dall'autrice. 

 In ultimo non posso tralasciare il fatto che l'autrice, forse presa dall'emozione, ha preso qualche scivolone. Ha peccato di leggerezza su alcuni dettagli che mi hanno delusa un pochino. Ma nulla di così grave da destrutturare tutta la trama. Piccole crepe tutt'al più. 

Consiglio vivamente la lettura di questo libro a tutti, anche a chi non ha, come me, esperienza con il genere distopico. È un libro che si legge in due giorni proprio perché i protagonisti trascinano il lettore in un vortice di emozioni e avvenimenti che non sia ha proprio voglia di lasciare. 

Mentre io aspetto con ansia il seguito vi auguro 

Buona lettura… 

Voto: 4,75/5

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