Titolo Il rifugio del sole
Autore Stefano Maccari
Genere distopico
Editor Bookabook
Pagine 258
Trama Come sarà la terra tra cent'anni? Leonardo vive insieme al nonno Nicolò nella valle Ibà. Il mondo in cui si trova è il risultato del cambiamento climatico che ha reso il nostro pianeta un territorio ostile e bruciato dal grande Sole che prepotentemente arde la Terra. Leonardo e Nicolò cercano di sopravvivere in questo mondo avverso, finché un evento inevitabile li costringe ad abbandonare la loro valle in cerca di un posto in cui continuare a vivere. Il viaggio è lungo e faticoso ma una sorpresa lungo il percorso guiderà il ragazzo verso la speranza e il desiderio di trovare un luogo che possa accoglierlo. Biografia
Stefano Maccari, nato a Finale Ligure ne 1984, ha vissuto a Ceriale e in seguito ad Albenga. Laureatosi in Pianificazione Urbanistica nel 2006, inizia a lavorare l'anno successivo all'ufficio urbanistica ed edilizia privata del comune di Ceriale. Coltiva le proprie passioni: la musica, la fotografia, la birra fatta in casa, le camminate in montagna e la lettura. Quest'ultima, insieme all'amore per la propria terra e alla voglia di sensibilizzare le persone sul tema dei cambiamenti climatici, lo porta a scrivere "Il rifugio del sole", suo romanzo d'esordio.
Recensione
"«[...]L'uomo è avido e una stretta cerchia di potenti guadagnava moltissimo dallo sfruttamento di petrolio e carbone. Nonostante gli studiosi avessero capito gli effetti negativi dell'innalzamento delle temperature non erano riusciti a convincere chi comandava, ma soprattutto non riuscirono a prevedere tutte le conseguenze.»
"Il rifugio del sole" è un pugno allo stomaco. La realtà che ci si presenta sembra quasi un conto inevitabile che ci presenterà la terra in un futuro non tanto lontano.
Anche se io tra cent'anni non ci sarò più mi fa male pensare che, quella raccontata da Stefano Maccari, possa essere la realtà. I cambiamenti climatici sono inevitabili e non possiamo fare finta di non vederli.
«No, dico sul serio, non ci sono cambiamenti climatici positivi?» «A dirti la verità non ne conosco. Il clima della Terra era in condizione di equilibrio da millenni come un funambolo sulla corda. Poi l'uomo ha iniziato a scaricare nell'aria gas serra e prodotti inquinanti di tutti i tipi, creando degli scossoni violenti che hanno fatto perdere questo equilibrio e il funambolo è caduto.»
Come vedete da voi, il libro presenta numerose riflessioni sempre sul tema ambiente, clima e riscaldamento globale. Quella che ci viene presentata dall'autore è una terra desolata, deserta e rovente. Il sole ha prosciugato tutte le risorse d'acqua dolce e l'unica speranza per dissetarsi sono le pioggie intense ma brevi. Anche il cibo è scarso, Leonardo e Nicolò si possono sfamare grazie alle radici e ogni tanto optano per il pesce ma è comunque un pericolo in quanto è più che plausibile pensare che l'acqua del mare sia altamente inquinata. A proposito del mare, si è innalzato a livelli impensabili cambiando completamente l'aspetto della terra.
«È stato terribile, soprattutto perché l'uomo era totalmente impotente di fronte alla forza del mare. Da padroni del mondo abbiamo capito di colpo di essere solo dei inquilini, senza alcun diritto di proprietà, abitanti di un edificio a cui avevamo lesionato la struttura portante. In parole povere prendemmo coscienza di essere stati dei masochisti.»
Queste sono le parole di Nicolò, nonno di Leonardo, i due protagonisti di questa storia.
Nicolò è un uomo molto saggio che, crescendo da solo il nipote ha cercato di trasmetterli tutto il suo sapere e insegnarli tutto quello che in futuro potrebbe tornare utile al ragazzo per la sopravvivenza. Leonardo invece è un ragazzo di sedici anni intelligente, maturo e molto ironico, quest'ultimo è un aspetto che ho adorato nel ragazzo . Apprende con molto interesse le nozioni dal nonno e la sua passione sono le stelle.
Sono rimasta affascinata dal rapporto tra i due protagonisti perché è così vero e sincero che fa bene all'anima. Il loro rapporto è di totale fiducia, rispetto e amore.
Nel libro viene trattato anche un argomento di cui, ultimamente sentiamo parlare molto e con tanto entusiasmo. Il raggiungimento di Marte.
«Oggi, 5 marzo 2031, fondiamo la prima colonia umana su Marte. Prima casa per l'uomo fuori dalla Terra. Stacchiamo il cordone ombelicale che ci lega al vecchio mondo e diventiamo abitanti dell'universo.»
Ovviamente, nel libro l'autore ci proietta un decennio più avanti (quando parla di Marte siamo nel 2031) però ho avuto un brivido di paura leggendo questa parte. Non starò qui a negarvi che questa prospettiva di futuro su Marte mi terrorizza. E non starò qui nemmeno a dilungarmi sull'argomento se è giusto o sbagliato perché ognuno è libero di pensarla come vuole, personalmente osservo queste nuove scoperte con molto distacco. Al di là di tutto, il libro manda un messaggio molto forte ma lo fa con un approccio di speranza. È un monito alla popolazione di oggi perché oggi siamo ancora in credo di rimediare agli errori del passato e presente e si sa, più aspettiamo e più sarà difficile, per non dire impossibile, salvare il nostro piante (e io su Marte non ci voglio andare 😅🙈). Non vi allarmate, so cosa state pensando: "ah ma io cosa posso fare?" "Mica sono io al potere per potere fare qualcosa" ecc...e invece no! Vi sbagliate perché, come dice il famoso detto,"Roma non fu costruita in un giorno" ma mattone dopo mattone, con lo stesso aproccio tutti noi, un gesto dopo l'altro, possiamo contribuire per cambiare le cose. Anche se fosse solo per non aggravare sarebbe già un ottimo punto di partenza, non credete? Al livello tecnico il libro si presenta molto bene. La lettura è molto piacevole nonostante la tematica forte, tranne un breve pezzetto dove diventa un pochino "monotona" (passatemi il termine) ma sul finale riacquista la naturale scorrevolezza. Credo che lo stile, il pizzico di ironia da parte dei protagonisti sia un giusto equilibrio per far sì che il libro non diventi una lettura pesante ma anzi, sia molto coinvolgente. Una pecca, se di pecca si può parlare, è il finale. Parlo a livello del tutto personale, non mi ha convinta. Per diversi motivi che potrei spiegare solo all'autore se mai lo vorrà ma a voi non posso dire niente altrimenti uno spoiler è inevitabile. Vi basti sapere che speravo in un finale completamente differente mentre quello che ho trovato secondo me non si addice molto al libro e al messaggio che vuole trasmettere 🤔 Sono molto dispiaciuta per questo. Tirando le somme, leggete questo libro perché non vi pentirete mai di questa lettura. Fidatevi! Voto ✓✓✓✓,5 @libera_di_leggere
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