Autrice: Annamaria Bonadrini
Titolo: “Lucy è andata via - Frammenti di una storia”
Pagine: 68
Genere: Narrativa
Casa Editrice: LuoghInteriori Edizioni
Sinossi:
Perer lei non c’è mai stato bisogno degli altri, ma senza di loro, noi, Lucy non l’avremmo mai conosciuta. Perché tutti i personaggi che ce l’hanno raccontata sono fermi al momento in cui l’hanno vissuta e perduta (o almeno l’hanno creduto) irrimediabilmente e ancora la cercano rapiti dal suo fascino enigmatico. Insomma siamo noi ad avere bisogno degli altri, mentre Lucy è andata via e li ha persi tutti per sempre. Ma per essere ciò che realmente siamo, gli altri ci servono davvero? O sono essi stessi, col loro giudizio, l’ostacolo più grande alla vera libertà? A volte è più rischioso essere liberi che in catene. La libertà è una paura e non è lei che manca, mancano gli uomini capaci di affrontarla. Lucy intanto è scomparsa, forse s’è dissolta in un sogno sovrumano o ancora vive per noi che continuiamo, sedotti, a desiderarla. Citazioni:
“La realtà non è facile da accettare quando non corrisponde alle proprie idee e aspettative, che esistono anche se non sono formulate verbalmente o anche idealmente; ed è inevitabile che più il tempo passa più ci si costruisce uno schema mentale di vita e quando la realtà si discosta o devia – e succede prima o poi, perché niente è prevedibile – allora è davvero dura accettarlo. Non è dato sapere quando succederà, ma è certo che quando uno meno se lo aspetta succede: ci si trova davanti a un precipizio e si deve cambiare strada o cadere.”
“…anche la vita che cerca di essere anonima il più possibile si deve confrontare col cambiamento e c’è solo da sperare che non sia troppo sconvolgente.”
Recensione: La scrittura e il modo di elaborare i periodi richiamano l’essere della voce narrante: questa foga, questa continua distrazione durante le descrizioni e il perdersi dentro le frasi, l’incertezza. Piccoli capitoli indipendenti che sembrano fatti di ricordi, hanno tutti come tema la strana vita di Lucy ma il narratore cambia di volta in volta. Una scelta davvero originale per portare avanti il discorso e rendere più sfaccettature della stessa personalità. La storia di Lucy trapela quindi dalle parole di chi ha incontrato lungo la vita, un vecchio amico, il vicino di casa, uno sconosciuto, una rivale, il titolare di un’agenzia immobiliare. Tanti piccoli indizi che aiutano il lettore a “indagare” su di lei, “una persona con problemi personali e familiari irrisolti”. Proprio sulla questione familiare si focalizzano la maggior parte dei dettagli resi da chi la osserva dall’esterno, un essere di passaggio ma con un comportamento particolare: “era come se avesse perso fiducia, senza tuttavia volersi arrendere e sperare in un futuro migliore”. Un libro breve ma che costringe il lettore a tenere gli occhi incollati sulle righe che scorrono veloci. Pagina dopo pagina c’è sempre un dettaglio in più che cattura, incuriosisce e incentiva a proseguire la lettura. Davvero piacevole per una storia che, in un certo senso strano, emoziona. Voto: ✓✓✓✓ @therealmame
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