🇵🇱 Made in Poland 🇵🇱
🇵🇱 Salve amici,
Sono così emozionata per questa nuova avventura 😍
Ho deciso infatti di portare nel blog una parte di me che non sempre viene fuori.
Molti di voi lo sanno, altri non ancora, ma sono nata in Polonia dove ho vissuto e studiato fino ai tredici anni per poi trasferirmi in Italia.
Questa rubrica, questo spazio, voglio dedicarlo un po' a ciò che sono i miei ricordi del mio paese di nascita…di casa mia.
🇵🇱 Polonia in versi con Anna Świrczyńska
Anna Świrczyńska è nata a Warszawa (Varsavia) il 7 luglio 1909 ed è morta a Kraków (Cracovia) il 30 settembre 1984.
In realtà il suo cognome è stato scritto erroneamente all'anagrafe e mai corretto, infatti il cognome del padre è Świerczyński ciò significa che nel cognome di Anna manca una vocale. Dopo la maturità decide di studiare il polacco all'università di Varsavia. Purtroppo non aveva molte risorse economiche per poter studiare arte però, proprio durante i suoi studi della lingua polacca, scoprirà la ricchezza e l'importanza della lingua madre ma soprattutto Staropolszczyzny (polacco antico) e inizierà così a scrivere poesie da autodidatta.
Nel 1930 dal quotidiano Płomyk viene pubblicata la sua prima poesia dal titolo "Śnieg" (neve). Nel 1936 viene inserita come membro nel "Związek Zawodowy Literatòw Polskich" (sindacato della letteratura polacca) nello stesso periodo inizia a scrivere anche opere per bambini.
Con l'arrivo della seconda guerra mondiale, nel 1939, e a causa dell'occupazione da parte della Germania le cose non erano più così semplici. Avendo perso il suo lavoro si è rimboccata le maniche facendo svariati lavori pur di ricavare uno stipendio ma ciò non la fermo o ostacolo nella scrittura tant'è che nel 1942 ha vinto un riconoscimento per la poesia "Rok 1941" (Anno 1941)mentre nel 1943 è nato il suo primo lavoro scenografico su base di un antico dramma dal titolo "Orfeusz" (Orfeo)
Nel corso degli anni numerosi suoi lavori hanno visto la luce del sole, tra questi:
✒ Wiersze i proza (1936) Warszawa, nakładem autora
✒ Liryki zebrane (1958) Warszawa, PIW
✒ Czarne słowa (1967) Kraków, Wyd. Literackie (tom zawiera wiersze oraz 3 jednoaktówki: Czarny kwadrat, Człowiek i gwiazda i Rozmowa z własną nogą)
✒ Wiatr (1970) Warszawa, PIW
✒ Jestem baba (1972) Kraków, Wyd. Literackie (jedno z wydań miało podtytuł: Świrszczyńska z rysunkami Berezowskiej, Berezowska z wierszami Świrszczyńskiej)
✒ Poezje wybrane (1973) Warszawa, LSW (wybór i wstęp autorki)
✒ Budowałam barykadę (1974) Warszawa, Czytelnik
✒ Szczęśliwa jak psi ogon (1978) Kraków, Wyd. Literackie
✒ Wybór wierszy (1980) Warszawa, Czytelnik (uwaga: w książce są również utwory pisane prozą)
✒ Poezje (1984) Warszawa, Czytelnik (wybór autorki)
✒ Teatr poetycki (1984) Kraków, Wyd. Literackie zawartość: Orfeusz, Misterium piętnastowieczne. Czarny kwadrat,
✒ Człowiek i gwiazdy, Święty i diabeł, Rozmowa z własną nogą)
✒ Cierpienie i radość (1985) Warszawa, PIW (tom ostatni, pośmiertny)
✒ Kobiety, baby (1988) Kraków, Oficyna Pod Baranami Wyd.
✒ Miniatura (wybór i oprac. Zdzisława Zegadłówna)
✒ Czysta rozkosz (1992) Szczecin, Glob (wybór Tadeusza Żukowskiego)
✒ Radość i cierpienie. Utwory wybrane (1993) Kraków, Wyd.
✒ Literackie (wybór Krzysztofa Lisowskiego)
✒ Ogromniejąca perła samotności: poezja (1996) Warszawa, Interart (wybór wierszy)
✒ Poezja (1997) Warszawa, PIW (wybór Czesława Miłosza)
✒ Liryki najpiękniejsze (1999) Toruń, Algo (wybór Aleksandra Madydy)
✒ Jestem baba. Wiersze z różnych lat (2000) Warszawa,
✒ Prószyński i S-ka (wybór Anny Janko)
So che tutti questi nomi non vi aiutano 😅 però voglio proporvi una poesia in particolare della quale mi sono innamorata perdutamente. Ve la propongo in lingua originale e tradotto.
🇵🇱 Samotności
Samotność, ogromna perła samotności, w niej się ukryłam.
Przestrzeń, która się rozprzestrzenia, w niej ogromnieję. Cisza, źródło głosów. Nieruchomość, matka ruchu.
Jestem sama. Jestem sama, a więc jestem niczym. Co za szczęście. Jestem niczym, a więc mogę być wszystkim. Egzystencja bez esencji, esencja bez egzystencji, wolność.
Jestem czysta jak to, czego nie ma, bezpieczna jak platońska idea, bogata jak możliwość. Śmiejąc się wyciągam ręce do tysiąca moich wspaniałych przyszłości. Mogę stać się pianą na morzu i osiągnąć jej szczęście krótkotrwania. Albo meduzą i mieć na własność całą śliczność meduzy. Albo ptakiem z jego szczęściem lotu, albo kamieniem z jego szczęściem wieczności, albo drogą mleczną.
Jestem sama, jestem silna. Samotność chroni mnie. Jestem sama, a więc mnie nie ma, nie ma mnie, a więc istnieję doskonale jak doskonałość, rozmaicie jak rozmaitość.
Potem przyjdą ludzie. Dadzą mi skórę, kolor oczu, płeć i nazwisko. Dadzą przeszłość i przyszłość gatunku homo sapiens.
🇮🇹 Solitudine
La solitudine, Un enorme perla di solitudine, Mi ci sono nascosta.
Spazio, Che si sta diffondendo In lui mi ingrandisco Silenzio, fonte di voci Immobilità , madre del movimento.
Sono sola, Sono sola, allora non sono niente. Che fortuna. Non sono niente, allora posso essere qualsiasi cosa Esistenza senza essenza Essenza senza esistenza, libertà.
Sono pulita come, ciò che non c'è, Sicura come un idea platonica. Ricca come una possibilità. Ridendo allungo le mani, Werso mille mie stupende possibilità, Posso diventare schiuma di mare E raggiungere la sua felicità di concisione Oppure medusa e avere di mia proprietà Tutta la bellezza della medusa. Oppure un uccello con la sua felicità del volo, Oppure una pietra con la sua felicità dell'eternità, Oppure la via lattea.
Sono sola, sono forte. La solitudine mi protegge. Sono sola, allora non esisto, Non esisto, allora esisto Perfetta come la perfezione, Diversa come la diversità.
Dopo verranno le persone. Mi daranno la pelle, il colore degli occhi, Sesso e un cognome. Mi daranno un passato e un futuro Della specie Homo Sapiens.
Amo follemente questi versi che racchiudono nella solitudine l'essenza della vita stessa. Voi non lo credete?
‼️Piccola precisazione prima della conclusione: la traduzione è un mio operato perciò può risultare imprecisa. Mi sono impegnata a tradurla in modo tale da lasciare integra la melodia dei versi ma ho anche cercato di ritrovare termini che potessero trasmettere le stesse sensazioni e le sette emozioni. Spero di esserci riuscita.
Bene, cuori letterari, spero che questo viaggio vi abbia emozionato almeno un pochino.
Potete farmi sapere la vostra opinione nei commenti o lasciando un cuoricino.
Presto ci saranno altre poesie, opere, letture…ho intenzione di parlarvi e raccontarvi anche della cultura popolare, delle credenze, usanze e tradizioni (soprattutto culinarie)
Al prossimo viaggio…
Libera_di_leggere
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