Moneta polacca - Złoty
Salve lettori e curiosi, oggi per l'articolo dedicato alla rubrica #madeinpoland voglio parlarvi della valuta, ovvero, złoty che in italiano si traduce letteralmente "oro".
Questa valuta al medioevo, intorno al 1496 il parlamento diede l'approvazione per la creazione di una valuta nazionale, il cui valore fu posto a 30 groschen di Praga, poi mutati nel termine polacco grosz (termine equivalente al centesimo europeo). Tra il XIV e il XV secolo tutte le monete d'oro straniere che venivano usate in Polonia, venivano chiamate così. Principalmente si trattava del ducato tedesco e il rutenio.
Lo złoty non era l'unica moneta in uso e il nome fu utilizzato per la moneta da 30 groszy, chiamata oro Polacco, in opposizione all'oro rosso o oro del Reno che, all'epoca, erano in circolazione in Polonia. Col tempo, il valore dello złoty si abbassò fino al livello delle monete straniere circolanti.
La zecca di Varsavia coniò monete in złoty fino al 1841, quando fu stabilito un tasso fisso di cambio tra le valute polacca e russa, al cambio di 0,15 rubli per 1 złoty. Il sistema monetario polacco fu bandito dai russi a seguito della fallita rivolta di gennaio. Le monete polacche rimasero comunque in circolazione fino all'inizio del XX secolo. In questo periodo, la Repubblica di Cracovia iniziò a stampare una sua moneta, lo złoty di Cracovia.
Il rublo russo circolò in Polonia dal 1850 fino al 1917, quando fu sostituito dal Marco polacco, una valuta inizialmente equivalente al Papiermark tedesco.
Nel 1939 fu fondata la nuova Banca Emisyjny dal Governatorato Generale, instaurato dalla Germania nazista. Nel maggio 1940 le vecchie banconote del periodo 1924-1939 furono ristampate. Il cambio di denaro fu limitato persona per persona, a seconda del proprio status. Il cambio fisso era di 1 Reichsmark per 2 złoty. Nel 1941 apparve una nuova serie di banconote. Il Governatorato Generale coniò anche monete, simili a quelle del periodo precedente, utilizzando però metalli meno nobili.
Le nuove banconote emesse dalla banca nazionale circolarono fino al 1950 quando fu introdotto un nuovo złoty, che rimpiazzò tutte le precedenti valute al cambio di 100 vecchi złoty per 1 nuovo złoty. Le monete furono inizialmente coniate nei tagli da 1, 2, 5, 10, 20 e 50 groszy e 1 złoty, con emissioni successive di 2, 5, 10, 20, 50 e 100 złotych. Le banconote furono inizialmente messe in circolazione nei tagli da 2, 5, 10, 20, 50, 100, 500 e 1.000 złotych. Le banconote da 200 e 2.000 złotych furono aggiunte negli anni settanta e i 5.000 złotych apparvero nel 1982. Negli anni ottanta e novanta l'inflazione aumentò in Polonia e portò all'emissione di banconote da 10.000, 20.000, 50.000, 100.000, 200.000, 500.000, 1.000.000 e 2.000.000 di złoty.
Dal 1º gennaio 1990 fu una valuta convertibile.
Tra il 1950 e il 1990 fu utilizzata una valuta artificiale conosciuta come Złoty dewizowy, usata esclusivamente per i calcoli. Il Nuovo Złoty Polacco è il nome ufficioso nella valuta della Polonia, introdotta il 1º gennaio 1995 a causa della svalutazione della precedente moneta. Il nome della valuta ufficiale non cambiò, in quanto rimase in vigore da legge finanziaria del 1950 che definiva lo złoty come valuta ufficiale. La svalutazione portò al cambio di 10.000 złoty polacchi per 1 nuovo złoty polacco.
L'ingresso della Polonia nell'Unione europea il 1º maggio 2004 ha comportato la scelta di procedere all'adozione dell'euro nel rispetto dei criteri di convergenza e stabilità richiesti. L'adesione all'euro, sebbene contraria alla costituzione vigente, venne inizialmente prevista per il 2011, per poi essere rimandata a tempo indeterminato. Al momento, la Polonia non prevede di entrare nella zona euro. Bene lettori e curiosi questo è quanto. In conclusione possiamo dire che la moneta polacca è una moneta resiliente. Nel corso dei secoli si è vista trasformata, bandita, salutata ma, nonostante tutto, è ancora viva e, a quanto pare, ha intenzione di resistere.
Libera_di_leggere
Comments