Il paradiso per sottrazione
Daniele trovato
Libera_di_leggere
20 luglio 2020
Introduzione
Titolo: Il paradiso per sottrazione
Autore: Daniele Trovato
Editore: Alter ego
Descrizione
Marco Bezzi vive due vite. In una partecipa alla guerriglia urbana, da anarchico, fiero oppositore di un sistema inaccettabile che fagocita e risputa individui privati di dignità e umanità. Nell'altra, però, si muove nell'ambito professionale che contribuisce a mantenere vivo e pulsante il cuore del sistema tanto odiato, tra squali della finanza, un contesto aziendale alienante e diritti dei lavoratori ridotti ai minimi termini. Nel mezzo crescono dinamiche che costringono Marco a districarsi nel proprio dualismo: la convivenza con Monica, estranea alla sua area politica; le mutazioni di un quartiere che si affaccia con nuovi connotati alla modernità, come a voler cancellare la memoria di un passato remoto e inconfessabile. Il conflitto tra il protagonista, la società e i propri ideali plasma le vicende di un'esistenza vissuta alla giornata, nell'intento di affermare un concetto di giustizia lontano dalle distorsioni contemporanee.
RECENSIONE
"Il paradiso per sottrazione" racconta la storia di Marco, un giovane italiano, e il suo rapporto con la società odierna. Durante il giorno Marco, è un impiegato, un italiano qualunque che si piega alla volontà della società in cui vive ma la notte scende in campo. In compagnia dei suoi amici si aggregano ai vari gruppi di manifestanti e protestano a modo loro.
Ammiro il coraggio dell'autore che ha deciso di risvegliare i lettori da uno stato di torpore, assopimento mentale in cui viviamo oggi, troppo abituati ad accettare le cose così come vengono senza batterci per i nostri veri diritti.
La storia di Marco potrebbe essere la storia di ognuno di noi e probabilmente lo è. L'autore si sofferma molto sulla descrizione minuziosa della quotidianità dei personaggi in modo tale da rendere la storia realistica.
Affrontare il tema della società parlando di quello che non va bene in essa significa affrontare tutti i temi insieme e questo non è un compito facile ma l'autore riesce a rendere il tutto molto uniforme. Questo aspetto sarà dovuto, secondo me, anche grazie ai personaggi ben caratterizzati. Ognuno con le proprie peculiarità.
Le idee dell'autore possono essere condivisibili o meno ma questo rimane nell'ambito del libero arbitrio di ciascuno di noi. In fondo siamo giudici di noi stessi.
Lo stile e scorrevole, il libro si fa leggere anche se, ogni tanto, ci si perde nelle descrizioni. È molto prolisso, ci sono pochi dialoghi e i capitoli, a parere mio, sono troppo lunghi.
Conclusione
Non posso dire che "Il paradiso per sottrazione" di Daniele Trovato mi abbia entusiasmato ma di sicuro non mi ha lasciata indifferente. Un libro che spinge un lettore ad aprire gli occhi sul mondo che lo circonda, sulla società in cui vive, e porta a tante riflessioni importanti anche su se stessi.
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