"Chiudi gli occhi"
Di Monique Scisci
Libera_di_leggere 29 maggio 2020
Introduzione:
Titolo: chiudi gli occhi
Autore: Monique Scisci
Editore: Newton Compton Editore
Genere: Romanzo
Pagine: 408
Trama:
Due cuori in inverno che aspettano solo il disgelo
Josephine è una donna di successo, fiera, combattiva e soprattutto autoritaria. A trentacinque anni è già presidente di un’importante agenzia pubblicitaria. È abituata a controllare tutto e la sua vita ruota attorno alla società che ha ereditato dopo la morte del padre. Divisa tra il lavoro e una famiglia sgangherata, Josephine si concentra sulla carriera senza curare le relazioni personali, finché un giorno, durante un viaggio a Dubai, incontra Mads, tipico uomo del Nord dal fascino glaciale. Mads è un dominatore esperto e ambito nel mondo sommerso del BDSM, ma si concede raramente e rifugge ogni coinvolgimento emotivo. Anche con Josephine. Perché c’è un segreto che Mads non intende rivelare a nessuno, un segreto che congela i suoi sentimenti e lo obbliga a mantenere le distanze. Eppure sarà sempre più difficile, per lui, nascondere quel che prova realmente.
«Un’autrice che apprezzo e che riserva molte sorprese con la sua scrittura attenta e capace di emozionare.»
Biografia:
Monique Scisci
Vive alle porte di Milano. Si è laureata in Comunicazione all’Università di Lingue e Comunicazione IULM. Ha scritto diversi romanzi tra cui fantasy, romance e racconti horror.Per ora ha quattro tatuaggi, un cane di nome Michelle e un marito paziente.
Recensione:
"Quando s'incontra un uomo come Mads Kavén, il modo di relazionarsi al genere maschile cambia. È in grado di ribaltare i concetti di giusto e sbagliato, bene e male, dolore, parecchio dolore a dire il vero, e piacere."
Entrare nel mondo di Jos non è affatto semplice. Lei è una donna di trentacinque anni con una carriera ben avviata. È il presidente della LAC, l'azienda che il padre ha fondato e che alla sua morte ha affidato alla direzione della figlia. Jos però non ha dovuto solo gestire e metabolizzare il lutto del padre ma anche una vita sregolata del fratello e la malattia della madre e in tutto questo gestire l'azienda pubblicitaria che ha sicuramente visto giorni migliori. In un viaggio d'affari a Dubai conosce un uomo che le stravolgerà la vita. Mads Kavén è un filosofo e insegnante all'università di Harvard. Un uomo ermetico, affascinante, intelligente e con una cultura generale infinita. Per Jos parlare con lui è un piacere ed una continua sorpresa. Si sente astratta da lui e decide di buttarsi ad occhi chiusi alla scoperta di un mondo del quale non conosceva nemmeno l'esistenza. Si fida di Mads ciecamente e si lascia plasmare da lui nel suo Dungeon lasciandosi coinvolgere nel mondo de BDSM. Ma anche per Mads, esperto dominatore, è una nuova sfida quella di insegnare ad una donna, che nella vita non fa altro che comandare e dare ordini, ad essere sottomessa, accondiscendente, lasciare che siano gli altri o meglio che sia lui a decidere per lei, e a rispettare le regole dettate da altri. Due persone dominanti che gravitano uno attorno all'altro potranno mai trovare la giusta forza per avvicinarsi senza generare una collisione che rischia di far esplodere entrambi?
"«C'è ancora una cosa che mi sfugge». «Cosa?» «Perché ti sta così a cuore?» «Josephine è Mia, penso che come risposta sia sufficiente». «Non credo sia solo una questione di possesso Mads, non questa volta. Ti prego, stai attento, questa faccenda può costati cara!»."
Josephine come si intuisce già dalla trama è una donna forte e molto indipendente, forse troppo. Affronta le situazioni da sola e ogni evento difficile, ogni problema non fa altro che aggiungere strati che diventano una corazza indistruttibile nella quale Jos si veste ogni mattina. Accanto a lei c'è la migliore amica Céline che conosce la conosce molto bene e sa che quella di Jos è solo una maschera, una copertura dovuta al carattere e al ruolo di presidente della LAC. Con alti e bassi mi è piaciuto il personaggio di Josephine perché anche se, a volte, è acida e risponde senza pensare se le sue parole possono ferire qualcuno lei è diversa dai classici personaggi che si trovano nei romanzi. Esce, letteralmente, fuori dagli schemi. E poi c'è Mads che sa bene come rompere quella corazza. Come penetrarla e arrivare alla vera Jos. Ok, usa mezzi discutibili ma efficaci. Sapete come si dice, no? Conta il risultato.
"[...] Vivi nel tuo mondo, non stacchi mai, pensi di controllare tutto e tutti e non mi riferisco solo al lavoro, non fai distinzione, tratti ogni relazione allo stesso modo. [...]"
Mads è un personaggio molto interessante perché è quello con un passato ingombrante ma che riesce nasconde molto bene. Un personaggio enigmatico e cinico. È un filosofo e professore universitario, un aspetto che gli conferisce un fascino particolare, intellettuale. Inoltre non si fa mancare nulla per quanto riguarda il fisico da bronzo di Riace. È un esperto dominatore delle pratiche BDSM infatti è lui che conduce, passo dopo passo, Jos in questo universo parallelo fatto di dolore misto al piacere
"[...]Il BDSM è molto di più. Vedi, mi affascina il dominio mentale, perché alla fine il corpo non è altro che materia, un veicolo, mentre dal cervello vengono gioia e dolore, ed è per questo motivo che bisogna prestare la massima cautela a come si maneggia.[...]"
Ci sono altri personaggi che fanno parte della vita di Jos e Mads e che hanno ruoli importanti nella loro storia ma non posso dirvi nulla perché non voglio fare troppi spoiler.
L'ambientazione è molto classica siamo in America a New York, la città che non dorme mai. Mix di colori e sfumature, culture e vite che si sfiorano ma spesso senza mai incontrarsi veramente. E poi ci sono luoghi, quartieri, vie, anonime che spesso incutono soggezione e timore ma che nascondono un mondo dietro ad una porta.
"Quando J parcheggio di colpo, mi sentii pesante. «Siamo arrivati, Miss Lewis», annuncio,
lanciandomi un'occhiata dallo specchietto retrovisore. Guardai l'orologio sul cruscotto; erano le otto in punto. La zona era isolata, non c'era nessuno per le strade. Cercai il portone rosso e quando lo vidi a qualche metro da noi, iniziai ad agitarmi. Non c'era nessuno ad attendermi."
Ho apprezzato moltissimo ogni attimo, quelli che hanno fatto sciogliere il mio cuore, quelli che mi hanno strappato un sorriso o una smorfia di disappunto ma soprattutto ho amato tutti (e credetemi erano infiniti) attimi che mi hanno lasciata con il fiato sospeso.
L'impostazione del libro è geniale. Monique inizia e percorre la storia di Jos e Mads come un ricordo. La narrazione è di Josy ed è lei a ricordare la storia dall'inizio quindi più che leggerla mi sono soffermata ad ascoltarla. Ascoltavo Jos che raccontava ogni dettaglio della storia più importante della sua vita trasmettendo tutte le emozioni che lei stessa ha provato e continua a provare nel mentre racconta. Ogni tanto viene dato spazio anche a Mads e anche questo particolare mi è piaciuto perché ha creato un alone di mistero.
Una cosa fondamentale da dire e precisare è la giusta importanza che viene data all'arte del BDSM. Monique non si limita a descrivere esplicitamente scene erotiche ma, attraverso i ruoli che definiscono Mads e Jos, spiega nei dettagli di cosa si tratta. Mads insegna a Jos a diventare una brava sottomessa e le spiega l'importanza e il perché dei loro ruoli. Le fa capire la pericolosità di queste pratiche e tanti altri aspetti che spesso in romanzi come questi non vengono presi in considerazione ma, a mio avviso, sono fondamentali per non far passare un messaggio sbagliato.
Il finale poi ragazzi, è fantastico. In pratica ti costringe a leggere il seguito subito, immediatamente ma io sono un po' autolesionista e decido di aspettare. Poi c'è anche da dire che metabolizzare "Chiudi gli occhi" non è semplice.
In conclusione vi consiglio assolutamente questa lettura perché vi terrà col fiato sospeso e vi insegnerà molto. Io personalmente ho imparato molto su un argomento che non conoscevo molto se non tramite altri romanzi simili ma, come dicevo prima, nei quali non viene dato il giusto valore alle pratiche erotiche. È facile scrivere un romanzo con scene espliciti è molto più difficile far passare un messaggio equilibrato per questo, il libro di Monique Scisci, è diverso dagli altri. È completo.
Comments