✒ Titolo: Non tutti i genitori sono supereroi
✒ Autore: Jasmine Hashem
✒ Genere: Romanzo breve/educativo
✒ Edito: Self
✒ Trama
- Possiamo essere amici - disse Anita.
- No, non possiamo. - rispose Leonardo.
- Sì, invece. - proseguì lei.
- Gli amici, vanno a casa dei loro amici! - affermò lui.
Anita annuì. Era una cosa così ovvia.
- Ecco perché non possiamo...io non ho una casa. - ammise lui.
- Che dici! - esclamò Anita minimizzando le parole di Leonardo.
- Io vivo in una casa famiglia... - sussurrò lui - non sai cos'è una casa famiglia, non è vero? -
Anita non seppe cosa fosse una casa famiglia, e quando lo chiese a sua madre, ciò che riuscì a carpire da quelle sue parole fu che: una casa famiglia era sostanzialmente una casa; vi erano case che accoglievano adulti, mentre altre accoglievano bambini, e quei bambini che vi abitavano avevano spesso avuto problemi con i loro genitori.
Anita non seppe mai che tipo di problemi avesse avuto Leonardo con i propri genitori, ma una cosa che seppe sin da subito fu che: quel bambino, arrivato nella sua classe ad ottobre, e di cui tutti i suoi compagni avevano timore, sarebbe diventato suo amico.
- Anita? Che ci fai qui? - domandò Leonardo confuso.
- Sono venuta a trovarti...a casa tua, come fanno gli amici...- rispose lei sorridendo.
Anita e Leonardo non ebbero la ben che minima idea che quel giorno avrebbe comportato un cambiamento, tanto radicale, nella vita di entrambi.
Quel giorno tutto sarebbe cambiato, e più di una vita ne avrebbe giovato.
✒ Biografia
L'autrice fa il suo esordio nell'aprile del 2019 con : Choose me choose you choose us. Dalla condivisione del suo primo romanzo, ha avuto inizio un susseguirsi di condivisioni, circa i propri pensieri intimi e personali. Pensieri che i lettori avrebbero potuto fare propri; in quelle sue parole avrebbero potuto scorgere una parte di loro stessi. Ed è attualmente questo uno dei desideri più grandi di Jasmine: che i lettori facciano, delle sue parole, le loro parole.
Questo racconto breve non l'aveva previsto, ma d'altronde la scrittura è spesso un rigetto imminente, e va accompagnato in tutto il suo percorso e non ostacolato; perché una volta portato a compimento l’emozione che ne deriva è gratificante e indescrivibile.
“Non scegli di scrivere, non è una scelta che ti spetta. Come ogni cosa nella vita: succede e basta.” JH
✒ Recensione
Cari lettori
Questa non sarà una recensione come le altre. Non mi limiterò a seguire uno schema per parlarvi di "Non tutti i genitori sono supereroi" perché sarebbe troppo riduttivo e freddo.
Questo romanzo è un racconto breve, un po' una favola, e come tale ci illustra il bene e il male ma, sopratutto, ha il lieto fine.
Leonardo è un bambino che, nonostante i suoi dieci anni, ha già conosciuto il lato peggiore dell'essere umano. È un bambino spaventato e arrabbiato ma anche molto intelligente e buono.
Vive in una casa famiglia e inizia a frequentare una nuova scuola dove conosce Anita.
Anita è una bambina buona, generosa e molto comprensiva per i suoi nove anni. Quando vede il nuovo compagno di classe decide di voler essere sua amica, spinta anche dal fatto che gli altri compagnetti lo ignorano identificandolo come strano. I primi approcci di Anita non suscitano una reazione positiva da parte di Leonardo ma, supportata è confortata dalle parole della madre, Anita insiste dolcemente e pian piano riesce a fargli capire che ha solo voglia di essergli amica.
"Nessuno sembrò essersi accorto di nulla e dal momento in cui, mi sedetti vicino a lui, divenni invisibile agli occhi degli altri: proprio come lui."
Ho apprezzato moltissimo la piccola Anita. Una bambina determinata e gentile che mi ha fatta sentire fiera di essere donna.
Essendo un racconto breve non bisogna, secondo me, avere grandi pretese impuntandosi su fattori che, altrimenti, ne avrebbero abbassato la qualità. Ma bisogna andare oltre e cercare di comprenderne il significato di cui sono intrise le pagine di questo libro. Ed ecco quello che "Non tutti i genitori sono supereroi" ha lasciato a me…
Attraverso i due bambini il messaggio che si percepisce è il più basilare della buona educazione e della sana convivenza civile e sociale che a noi adulti sfugge. Osservando i bambini possiamo ricordarci quanto è bello e importante il supporto e l'affetto ma soprattutto che non ci costa nulla essere buoni e comprensivi con il prossimo. Questa storia ci ricorda che dietro ogni sguardo, smorfia o gesto si nasconde una storia che non possiamo conosce, che probabilmente non vorranno farci conoscere, ma dobbiamo rispettarla ugualmente perché solo rispettando la storia e il passato, se pur a noi sconosciuto, potremo rispettare le persone.
Questa storia ci ricorda quanto può fare bene un piccolo gesto come quello di condividere un cioccolatino. L'importanza di non essere troppo pressanti ma di lasciare il giusto spazio e tempo senza però abbandonare definitivamente il prossimo. Ci insegna che a giudicare non ci si guadagna nulla ma si rischia solo di perdere tanto.
"- Perché amore, il mondo non è sempre bello e non è sempre buono, quindi chi può essere buono deve scegliere di esserlo. Deve esserlo verso chiunque e, cosa più importante Anita, dobbiamo comprendere che dietro una persona, o un bambino, c’è un mondo che noi non conosciamo e per questo non dobbiamo giudicarlo, bensì rispettarlo."
Un racconto che racchiude l'essenza della vita. Perché i bambini sono vita. Ed è sbagliato, a mio avviso, dire che la vita dei bambini è semplice, che i bambini non hanno preoccupazioni o problemi perché i bambini si preoccupano e hanno i loro problemi. Sopratutto se parliamo di bambini come Leonardo, che non solo si è visto trascurato, maltrattato e non amato ma, nella peggiore delle ipotesi, si è convinto di essere lui quello sbagliato.
Questo è un discorso molto ampio che, se aperto, non ha fine ma ciò che ho capito da questo racconto e dalle parole di Jasmine e che ci tengo a condividere con voi è che, in determinate situazioni, dobbiamo affidarci a quel bambino che vive in ognuno di noi perché è capace di affrontare la vita meglio dell'adulto che siamo diventati.
Fatevi un favore è leggete questo libro che, sono certa, vi aiuterà a ritrovare il bambino che vive in voi e, insieme a lui, la speranza di cui, oggi più che mai, abbiamo tanto bisogno.
Grazie JH ❤️
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