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Recensione "The royal trials" di Tate James




Titolo: The Royal Trials - Il cercatore Autore: Tate James Editore: Queen Edizioni Genere: Fantasy Pagine: 300 Link d'acquisto Trama:

Una prova da superare. Una corona da trovare. Un cuore da salvare. Nessuno ha mai detto che le Prove Reali sarebbero state facili, nemmeno per una ladra come Rybet Waise. Ma niente avrebbe potuto prepararla alle tempeste magiche, agli animali mutanti e ai perfidi dèi che si metteranno sulla sua strada. Ma Rybet non ha tempo per le lacrime, perché solo poche ore dopo aver fatto un bagno nel sangue del principe Alexander, sarà costretta a partire per una missione. La seconda prova richiede che venga trovato un artefatto magico, la corona perduta della regina Ophelia. Libera dai pressanti confini del palazzo reale, Rybet dovrà confrontarsi non solo con le altre concorrenti, ma anche con la terra stessa. La magia è diventata più selvaggia che mai, e gli dèi sono tornati per concludere la partita. Il rapporto con i principi, decisi a non condividere più il cuore di Rybet, non potrà che rendere tutto più complicato per la povera ragazza dello Stagno… Rybet farà di tutto per uscirne viva e per non farsi spezzare il cuore. Biografia: Tate James è una scrittrice USA Today Bestseller di Fantasy, Paranormal Romance, Urban Fantasy e a volte si diletta in Romantic Suspense. È nata e cresciuta nella terra della Long White Cloud, in Nuova Zelanda, ma ora vive in Australia con il marito, i suoi figli, e un animaletto peloso. È amante di libri, vino rosso, gatti e caffè, e non è assolutamente una persona mattiniera. È sarcastica, impreca molto e fa fin troppe battute sconce. Recensione: "The royal trials" di Tate James. Un fantasy sorprendente, avvincente con una nota di passione e amore. In questo libro c'è tutto. Il lettore viene subito catapultato nel bel mezzo dell'avventura. Siamo al secondo capitolo di questa trilogia. Rybet ha già affrontato una settimana di prove e ora l'aspetta un'altra settimana difficile. Insieme ad altre concorrenti affronta un viaggio alla ricerca della corona scomparsa della regina Ophelia. Rybet è una giovane donna di appena diciotto anni abituata ad affrontare la vita nelle situazioni più spiacevoli ma questa missione metterà a dura prova anche il suo cuore. Verrà affiancata da persone che la aiuteranno e altre che la ostacoleranno. Il mondo di Teih è in pericolo e con lui anche i suoi abitanti, Rybet compresa. La magia è diventata ingestibile e anche i dèi si stanno muovendo. In un mondo che sembra ormai fuori controllo di chi ci si può fidare? Chi è l'amico e chi il nemico?

«Significa che c’è un gioco in corso.» Il dio cominciò ad allontanarsi, ma mi rivolse un sorrisetto da sopra alla spalla. «Ma spetta a te capire una cosa. Sarai una pedina, un giocatore o un premio? A ogni modo, non vedo l’ora di giocare con te.»

Quattro protagonisti. Quattro cuori. Tre principi e Rybet. Una corona. Rybet è un orfana cresciuta in mezzo alla strada dove le hanno insegnato a rubare e ad essere più furba e veloce degli altri. Una ragazza pronta ad affrontare ogni situazione. Intelligente, bella e molto passionale. Rybet è quel tipo di protagoniste che mi piace perché è capace di difendersi da sola, indipendente e intraprendente ma che non dimentica mai di avere un cuore. In questo caso diviso in tre. È un personaggio pieno di emozioni e sentimenti sinceri, veri. Stringendo la mascella, accolsi ben volentieri la rabbia che quel pensiero portava con sé. Avevo più familiarità con la rabbia che con la paura. La rabbia mi spronava. Riuscivo a gestirla. Poi ci sono i tre principi Alexander, Thibault e Louis. Ognuno di loro ha delle caratteristiche diverse che gli contraddistinguono ma hanno una cosa in comune. Tutti e tre amano Rybet e se all'apparenza sembrano disposti a "condividerla" in realtà, ognuno di loro la vuole per sé. Senza nulla togliere a nessuno dei tre, se dovessi scegliere io, sceglierei Louis perché è quello che ai miei occhi dell'immaginazione è il più bello, più dolce. Thibault d'altro canto è il più forte e passionale mentre Alexander è possessivo e un pochino arrogante. Adesso capisco la confusione nel cuore di Rybet. Era un prerequisito che i reali fossero tutti così ben piazzati? Non era giusto per noi semplici mortali. Come poteva una ragazza trattenere l’eccitazione, quando uomini del genere andavano in giro solo con un asciugamano addosso? «Cos’è quello?» chiese L'ambientazione. Allora provate ad immaginare un mondo parallelo alla terra ma identico. Ora aggiungete della magia mentre i vestiti immaginateli in uno stile un po' medievale. Fatto? Bene! Benvenuti nel mondo di Teih. Credetemi è un ambientazione strepitosa, immergersi è un'attimo. Appena apri il libro vieni letteralmente teletrasporto nel mondo magico di "The royal trials". L'autrice descrive i scenari minuziosamente ed è facile sentire anche il profumo del campo fiorito. Ho trovato diversi spunti di argomentazione. Ad esempio viene accentuato il discorso della fiducia e la domanda che molto facilmente ci si pone, nell'immediato è "posso veramente fidarmi di chi ho accanto?" e poi ancora "chi mi sta accanto è veramente chi dice di essere?" questo tema poi viene affrontato in senso sia negativo che positivo.

«No», sibilai. «Non osare scusarti con me. Non stavi pensando a me o alla nostra amicizia quando hai preso i soldi di Bloodeye, o quando hai fatto la spia per lui , quindi non far finta di stare male, adesso, solo perché l’ho scoperto. Accetta le tue scelte, Jules, perché non si torna indietro.»

Un'altro argomento SORPRESA è la solidarietà femminile. Le donne sono le protagoniste assolute. È un po' sottinteso ma se ci si sofferma a riflettere sul fatto che le prove vengono affrontate dalle donne, che in una città si imbatteranno in sole donne e tanti altri aspetti che non posso dirvi, bhe allora è facile pensare che l'autrice abbia voluto palesemente far capire a chi la legge che le donne sono forti e che, a volte, anche una donna può salvare un principe. Tate James ha abbolito lo stereotipo del cavaliere che salva la principessa e ha rivoltato le carte in tavola. Ma non mancano aspetti del tutto femminili sotto forma di satira cosa che mi ha fatto divertire non poco.

«[...] Nessuna di quelle ragazze avrebbe idea di come sopravvivere qui fuori, senza le comodità con cui sono cresciute, o senza che i servi ne soddisfino ogni capriccio, ma tu sei diversa.»

Una lettura travolgente e intensa arricchita da un linguaggio sbloccato che mi ha strappato un sorriso molte volte. La penna dell'autrice è eccellente, scorrevole, ironica, magica. Una storia molto realistica. Non ho letto molti fantasy per potere fare dei confronti ma vi assicuro che, ciò che ho letto mi è piaciuto in ogni piccolo particolare, compreso il finale. Già, il finale. Ha fatto crescere l'adrenalina, la curiosità e la voglia di saperne di più.

No, dovevo averlo immaginato. La vita, il destino, gli dèi… non potevano essere così crudeli.

Il mio consiglio? Leggetelo! Non vi pentirete perché è una storia che crea dipendenza. Se avessi la possibilità di conversare con l'autrice le farei tante di quelle domande…la mia testa e piena di perché? Ma adesso, perché non lo andate a leggere? Su su, che dopo voglio sapere cosa ne pensate! Ah, quasi dimenticavo, prima di leggere questo dovete recuperare The royal trials - limpostore Buona lettura… Voto: 5/5 ⭐

Libera_di_leggere

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