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Review: "Segreti d'amore" di Alda La Brasca 


Titolo: Segreti d'amore

Autore: Alda La Brasca

Edito: Io me lo leggo

Pagine: 215



Trama


Parigi, 1816 Il Conte David Vulmont, uscendo ubriaco da una taverna, si imbatte in un selvaggio pestaggio. Ad essere aggredito, da brutali mascalzoni, un fragile ragazzino. Dopo averlo difeso e soccorso, il Conte, decide di condurlo nella sua dimora, al sicuro. Due destini si sono intrecciati, minacciati da un passato colmo di dolore.


Biografia


Alda La Brasca nasce il 18 giugno del 1993 a Palermo. Frequenta corsi di scrittura creativa e Narratologia, andando contro i desideri e le aspettative dei genitori. Conosce la piattaforma Wattpad ed è qui che si avvia il suo percorso da scrittrice. Nasce così la prima bozza di “Segreti d’amore” romanzo storico, in seguito pubblicato con la CE Io me lo leggo, insieme a "Lo specchio dell'anima" e continua la serie con "Oltre la maschera", pubblicato con la CE Queen Edizioni.

Nel 2019 esce dal genere storico pubblicando in Self publishing "Il coraggio di ricominciare", romanzo rosa contemporaneo.



Recensione


"Correndo a perdifiato Crystal non volto mai lo sguardo dietro di sé. Una minima esitazione avrebbe potuto fermarla e farle cambiare idea e questo non poteva accadere."


Cari lettori, il libro di cui vi parlo oggi è un romanzo storico. Una storia d'amore molto delicata, dolce, passionale ma anche sofferta. La colonna portante di questo romanzo sono i sani principi la fedeltà, sincerità e l'amore oltre al dolore e alla sofferenza per la perdita di persone importanti.

Il Conte David Vulmont è un giovane molto bello e desiderato dalle donzelle in età da marito ma a causa del suo triste passato il suo carattere, da spavaldo e libertino, si trasforma in rigido e freddo. Un incontro casuale, del tutto inaspettato, sconvolge la quotidianità del Conte. Quello che sembrava un ragazzo si dimostra una giovane bellissima, Crystal. La ragazza è molto evasiva e non dice molto di sé a David ma lui, nonostante ciò, decide che non può lasciarla andare sola in giro per Parigi e decide di assumerla come cameriera e poi come bambinaia e dama di compagnia per la sorella del Conte, la Marchesa Marie. Tra David e Crystal c'è subito una forte empatia ma ciò che manca è la fiducia. Entrambi hanno dei fantasmi, che dal passato, gli impediscono di godere del presente e pensare al futuro. Riusciranno a superarli? E se questi fantasmi fossero ancora vivi? David e Crystal riusciranno a fidarsi l'uno dall'altra per superare il passato e gli ostacoli del presente?


"Crystal non era mai stata baciata così, prima d'ora. Aveva ricevuto baci rubati, leggeri come piume. Ma mai nulla del genere: così intenso, disperato, passionale, dolce."


Conte David Vulmont è un protagonista maschile affascinante. È il principe azzurro che tutte le donne sognano e desiderano. Mi è piaciuto il suo carattere all'inizio distaccato ma comunque generoso per poi trasformarsi, crescere, in un carattere molto più aperto e caldo, più passionale perché dettato dall'amore. Il personaggio del conte è un perfetto esempio di quanto dolore e amore possono cambiare una persona.


"«Neanche tu avresti dovuto sentire. Tua madre avrebbe dovuto portare con sé il segreto, fino alla fine»"


Crystal invece è una ragazza determinata. Sono entrata subito in empatia con lei, con il suo essere così esuberante, forte e sicura di sé. La classica ragazza minuta che si fa ben volere da tutti nell'immediato. Nulla ha spaventato questa ragazza. A tratti ho persino invidiato questa protagonista. Anche lei ha subito una crescita importante ma il suo carattere non si è trasformato ma piuttosto, rafforzato. Le vicessitudini del suo passato l'hanno resa si una donna indipendente e molto progressista per l'epoca ma non le hanno tolto la femminilità. In questo ho davvero apprezzato l'autrice perché ha creato due protagonisti, oserei dire, perfetti ma ha anche saputo gestire tutti gli altri personaggi con maestria dando a ciascuno un individualità.


"«Queste non sono imperfezioni» le disse. «Sono segno della tua forza e del tuo coraggio.»"



L'autrice si è ispirata al XlX secolo. Siamo in Francia, precisamente agli inizi del 1800. Quindi ci troviamo di fronte ad un ambientazione molto elegante e romantica. Alda La Brasca non si concentra sulla descrizione minuziosa del paesaggio parigino ma riesce comunque a trasportare il lettore in un ambiente molto elegante, fatto di balli e di alta società con un giusto e significativo ma anche importante riferimento alla classe sociale più bassa. Ho apprezzato molto il fatto che avesse descritto due categorie di persone. O meglio, l'autrice mette il lettore di fronte a due facce della stessa medaglia. Da una parte ci propone un padrone di casa rispettoso della servitù mentre d'altra parte abbiamo un padrone di casa molto meno indulgente e comprensivo. Non vi spiegherò nei dettagli per evitare di spoilerare parti molto interessante e cardine del libro.


C'è una tesi alla base di questa storia d'amore d'altri tempi, ovvero, i principi morali. Ci troviamo di fronte ad un libro che parla di fiducia, fedeltà e sincerità. Alda La Brasca affronta questi tre punti fondamentali della vita, alla base del rispetto reciproco, con forte convinzione. Lo fa attraverso tutti i personaggi con l'aiuto di un dialogo delicato e studiato per adattarlo al periodo storico. La prosa è scorrevole, lineare, molto piacevole con una nota di modernismo che devo dire non mi è dispiaciuta perché ha rafforzato il concetto progressista, il femminismo, che si percepisce un po' attraverso tutti i personaggi femminili. Non posso purtroppo paragonarlo ad altri libri dell'autrice perché questo è il primo che leggo ma sicuramente leggerò altro. Ho già sbirciato le altre trame e sono tutte molto valide.


"«Ho scoperto il potere dei segreti. Possono rendere la vita un vero inferno se non gestiti. Sanno renderci diffidenti anche quando non vorremmo, o vulnerabili. Ci danno diventare persone fredde e ostili.» Poi fisso intensamente Crystal negli occhi. «Io lo so bene, perché per anni ho convissuto con i miei demoni interiori»[...]"


La domanda fondamentale è: lo consigli? Si! Ovvio che si! Ho apprezzato e amato ogni singolo istante che ho passato in compagnia di questo libro. "Segreti d'amore" non è solo un romanzo ma è una favola come quelle che ci leggeva la mamma o il papà quando eravamo bambine. Mi piace pensare che questo libro sia una favola moderna ambientata in un'altra epoca.


"«Andiamo» [...] «Dove?»[...] «A perdonare.»"


Voto: 5/5





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