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Segnalazione di "L'ultimo Paleologo" di Emanuele Rizzardi 



Buongiorno lettori appassionati...

Oggi ho il piacere di presentarvi il libro di Emanuela Rizzardi. Il libro in questione è "L'ultimo Paleologo" un romanzo storico ambientato durante l’assedio di Costantinopoli del 1453.


Descrizione

È una storica che ci catapulta nel dramma di un cruento conflitto, nei giochi politici del tempo e nella disperata ricerca di riscatto attraverso un viaggio un una terra lontana, il regno di Georgia. Una storia appassionata, ricca di vendetta, alleanze, amore e tradimenti.


Ho cercato di amalgamare fatti e personalità realmente esistiti con altri di fantasia senza essere pesante, pur mantenendo un rigido rigore storico, con particolare attenzione alla mentalità del tempo. Insomma, è una finestra per vedere un mondo che non esiste più. Potrete vedere come pensavano il basileus Costantino XI, il sultano Maometto II, il capitano genovese Giustiniani e il duca Bagrat di Imerezia, ma anche scoprire gli obiettivi personali e le trame di Alessio Paleologo, cugino bastardo del basileus, il mistico Shervard e la giovanissima principessa Tamar.


Trama

453, Ancona. Quattro galee italiche prendono il mare per soccorrere Costantinopoli, assediata dal geniale e terribile sultano Maometto II.


Chi le comanda è Alessio, bastardo della casata dei Paleologi, di ritorno a casa dopo un lungo esilio a causa di un turpe delitto. Dopo aver umiliato le navi dell’ammiraglio turco Baltoglu, Alessio sperimenta la durezza dell’assedio e gli attriti fra occidentali e bizantini in una città agonizzante e prossima alla capitolazione.


Nella disperata ricerca di alleati, il basileus Costantino XI lo invierà nel Caucaso, presso il regno di Georgia, per portare a compimento una promessa matrimoniale rimandata troppo a lungo.


Estratti

«Mio signore Alessio, credo sia giunto il momento.» Il giovane Antonio tremava come un ramoscello al vento, i denti gli battevano e le mani sudate faticavano a reggere l’archibugio. Alessio gli fece un cenno di assenso con il mento e lo ringraziò. «Non temere Antonio, la paura non ti aiuterà certo a tenere salda quell’arma. » Chiese di essere lasciato solo ancora per qualche minuto. Il ragazzo uscì dalla piccola cabina polverosa ben felice di tornare all’aria aperta del ponte dove l’odore di pesce rancido e piscio non era così forte. Alessio pensò che quell’italico fosse gentile e di buone maniere, sperò ardentemente di non doverlo seppellire.



«Dov’è la mia polvere da sparo? Avevo chiesto della polvere da sparo a San Romano due ore fa! I Turchi stanno arrivando e le nostre mine sono a secco! Sia maledetto quel lebbroso che non l’ha portata!» Giustiniani si stava facendo prendere dal panico. I Turchi avevano appena cominciato un nuovo assalto e questa volta era il momento decisivo. Presto sarebbero piombati sul suo bastione. Maometto aveva ordinato un attacco generale in cui si giocava il tutto per tutto, dove metteva in campo direttamente la sua guardia personale, tenuta nelle retrovie fino a quel momento. Non poteva continuare oltre, il morale degli uomini non avrebbe retto altre sconfitte, da irrequieti stavano diventando insubordinati e sempre di più lamentavano la durata dell’assedio e il numero spropositato dei morti. Molti si scoraggiavano sapendo che la città non era mai stata conquistata da un musulmano e cominciavano e far circolare leggende e fatti storici mescolati a fantasia sulle sue mura, i suoi difensori e strani oggetti magici in possesso del basileus.



Link di refermiento per scoprire altri lavori di Emanuela Rizzardi e per acquistare "L'ultimo Paleologo"


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