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Un addio verso sera

Un addio verso sera

di Maura Serra

Titolo Un addio verso sera

Autore Maura Serra

Genere Romanzo

Editor Self

Pagine 264


Descrizione

Karen Hoffman è decisa a non uscire più con un uomo, dopo il padre di suo figlio fuggito all’improvviso e un amore ossessivo che non le ha dato felicità decide che l’amore di suo figlio è l’unico che desidera e l’unica cosa di cui ha bisogno. L’arrivo di una vecchia conoscenza e la complicità della sua migliore amica Lucy le faranno mettere in discussione le sue scelte. Un nuovo amore l’aspetta dietro l’angolo, con le sue insicurezze e le sue difficoltà, ma con altrettanta passione riscoperta di sé. Saprà Karen superare ancora una volta la sfida più grande che la vita le metterà di fronte? Sarà pronta a dire addio alla persona più importante della sua vita? Biografia Mauraauraaura Serra, classe 1990, vive a Olbia. Diplomata al liceo Classico Linguistico, frequenta la facoltà di Scienze Politiche di Firenze, ma abbandona gli studi dopo la morte del padre, un grande dolore che riversa nei suoi scritti e che assume la forma di un amore senza tempo. Con lei la vita è sempre stata imprevedibile: sperimenta diversi lavori, ma la sua strada è sempre stata quella della scrittura. Fin da bambina viaggia attraverso gli occhi dei personaggi, e fra gli intrecci delle storie che scaturiscono dalla sua fantasia. “Un addio verso sera” è il suo romanzo d’esordio, la qui stesura è iniziata all’età di quindici anni e che finalmente vede la luce, traghettando i cambiamenti della sua vita e così crescendo, matura con lei. Recensione “ L’amore guarisce ogni ferita” Inizio col dirvi che “Un addio verso sera” è un romanzo ricco di emozioni forti. Il messaggio dell’autrice è doloroso ma pieno d’amore. Perdere una persona amata non è facile e spesso ci ritroviamo persi, inconsolabili, e solo l’amore delle persone che amiamo e che ci amano riesce a farci vedere un po’ di luce in fondo al tunnel. Ma partiamo dall’inizio…Karen è una donna giovanissima che si ritrova a cresce un bambino da sola. Da prima ha il supporto dei sui genitori ma quando questi vengono a mancare il mondo sembra crollarle addosso. Per fortuna però ha dei vicini meravigliosi che la trattano come una nipote e la famiglia della sua migliore amica/sorella che la accolgono e la supportano sempre. Le vite delle due amiche sono quasi parallele. Anche Lucy, se pur in periodi differenti, si ritrova a dovere fare conti con la morte della madre e a crescere da sola una bambina. Per fortuna, tra alti e bassi, l’amore bussa finalmente alle porte delle due giovani madri. Ho amato tutti i personaggi del libro per la loro naturalezza e come tali hanno commesso dei errori, ma gli perdoniamo. Ho apprezzato il fatto che l’autrice, attraverso i suoi personaggi, ha portato alla luce difficoltà reali della vita quotidiano e mi mangio le mani nel non potervene parlare per non fare spoiler. Maura Serra sottolinea quanto sia difficile la vita, quanto sia difficile affrontarla, nel bene e nel male, quando al proprio fianco non abbiamo più le persone che amiamo. Ma trasmette anche un forte messaggio dell’amore. Perché sì, se ci credi veramente, l’amore può guarire ogni ferita. A volte ci vuole più tempo del previsto ma se lo vogliamo, se amiamo e siamo amati veramente, possiamo superare, guarire, rinascere. Ho amato anche un’altra aspetti di questa storia più unica che rara. La dolcezza e la delicatezza in cui Maura tratta i temi è toccante. Le lettere che Karen scrive alla mamma che non c’è più e commovente. Sono tanti piccoli dettagli e aspetti di questo romanzo che rendono la lettura tristemente dolce, una lettura agro dolce. Devo comunque fare alcuni appunti dei quali ho già discusso con l’autrice in privato ma è “necessario” che io giustifichi la scelta finale del voto che ho deciso di dare al libro. Non sono critiche che hanno lo scopo di sminuire l’importanza del libro stesso ma, semplicemente, piccoli accorgimenti e consigli che spero possano aiutare l’autrice a migliorarsi. Essendo un libro d’esordio è più che comprensibile imbattersi in uno stile ancora poco maturo. La scelta della terza persona ha portato l’autrice ad usare un linguaggio parlato e impersonale. Personalmente credo che, questo genere di libri, sia meglio scriverli in prima persona per permettere al lettore di entrare fortemente in empatia con il protagonista. Ma comprendo anche che la prima persona non è semplice soprattutto quando si tratta tematiche molto delicate, quasi intime. Con questo non voglio nemmeno dire che non ci si riesce ad empatizzare con i personaggi perché, inevitabilmente si finisce per tifare per uno e odiare l’altro. Voglio anche invitare l’autrice a prestare e trovare uno stile più adatto per i dialoghi in modo che siano più distinguibili e alla separazione dei paragrafi e capitolo. Sono tutte accortezze che riguardano maggiormente la parte “tecnica” del libro. Conclusione Maura Serra ha un ottima base di partenza perché ha la capacità di trasmettere emozioni forti con delicatezza e un pizzico di ironia spruzzato qua e là. Siamo nati per imparare perciò, mi aspetto da Maura altre storie forti come o più forti di questa. Il libro lo consiglio assolutamente a chi ama storie di vita vera. Ma vi avviso…l’autrice è in debito con me per colpa del finale, mi deve un pacchetto di fazzolettini. Voto: ✓✓✓ @libera_di_leggere

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