di Giuseppe Vallerini
Titolo Il vento e il suo campione
Autore Giuseppe Vallerini
Genere Romanzo
Editor Giovane Holden
Pagine 176
Trama
Un anziano signore si ritira in una abbazia. Il suo nome è William Walsh. Trascorre le sue giornate passeggiando alle prime luci dell'alba, sbrigando quelle poche commissioni che l'età e la forza rimasta gli permettono e soprattutto scrive. Nel silenzio della sera riversa su carta la storia che ha vissuto lasciando che anche le persone che più gli sono state care in vita prendano voce tramite i suoi ricordi. Le prime notizie di sé, che William riporta nel diario polifonico, sono che sua madre è morta da due anni e che il padre è stato accoltellato tanto tempo prima nei pressi del porto di Liverpool. La sua vita scorre monotona tra la biblioteca dove lavora e la casa di cura dell'Abbazia dove spinge la carrozzina a Eddie Smith, un uomo cinquantasettenne con il quale stringerà una forte amicizia. Lo sorreggono in questo suo percorso asfittico la fede e le sedute psicoanalitiche. Una notte, dopo una rimpatriata fra vecchi compagni di liceo, per un attimo prova l'impulso di buttarsi da un ponte e farla finita, quando incontra un senzatetto che gli dona un ciondolo magico. In un lampo, William diventa il calciatore più forte di tutti i tempi. Una sorta di George Best: donne, alcool e macchine veloci. Come calciatore sarà ancora più forte. C'è solo un problema, William non è George e scoprirà presto cosa gli manca davvero: l'unica donna di cui era innamorato dalle superiori e l'amicizia di un paraplegico. Insomma, la storia di William Walsh è la storia su quel che rimane, una volta (dopo) aver avuto tutto.
Biografia
È nato nel 1967 in Toscana. Abita in Versilia e lavora per il Ministro della Difesa. Appassionato lettore da sempre, ha partecipato a corsi di approfondimento sulla letteratura inglese e russa e perfezionato lo studio di autori come Jane Austen, Charles Dickens, Wilkie Collins e George Eliot. Da studente ha vinto un concorso indetto del Lions Club con una composizione sulla donazione degli organi. Ha corso diverse maratone. Lettura, trekking e bicicletta sono i suoi hobby. Il vento e il suo campione è il suo primo romanzo.
Recensione
Chiusehiuse gli occhi, così doveva sentirsi il vincitore di una lotteria da dieci milioni di sterline con il biglietto giusto stretto fra le mani. Contorse le labbra in una parodia di sorriso e comprese che nemmeno quello poteva rivaleggiare con l’emozione che stava provando. Poi le mani aprirono il libro e i suoi occhi cominciarono a leggere. Sì, era un diario e raccontava una storia. La storia poi incredibile che fosse mai stata vissuta.
William è un giovane uomo sorprendente. La sua vita, ai suoi occhi e agli occhi di chi lo guarda, può sembrare noiosa, apatica. Un uomo che non fa nulla di sorprendente nella sua vita. L'emozione più grande che vive è fare le telefonate per farsi ridare i libri dalle persone che gli hanno presi in prestito, dalla libreria in cui lavora, e non gli hanno più restituiti. Quando non lavora fa il volontario in un abazia che ospita persone disabili e lì conosce Eddie, un uomo di mezza età costretto sulla sedia a rotelle fin da ragazzino a causa di una malattia. Eddie amava giocare a calcio e correre sul prato finché quel prato stesso non gli ha lasciato un sapore amaro in bocca. Will dal canto suo ha sempre avuto il sogno di diventare calciatore ben nascosto in fondo ad un cassetto, un po’ per le circostanze di vita e un po’ per la sua corporatura gracile, non si è mai avverato, o quasi. William ha anche un’altra sogno che porta il nome di Elizabeth. I ragazzi si erano conosciuti alle superiori ma mai nessuno dei due ebbe il coraggio di fare il primo passo. Nemmeno quella sera, di tanti anni dopo, quando tutti si erano professionalmente realizzati tranne William Gareth Walsh. Durante una riunione tra vecchi compagni, nessuno dei due fece quel passo in più che avrebbe cambiato le sorti ad entrambi. E forse fu questo passo mancato che spinse Will a volere fare un gesto estremo quella sera stessa ma per fortuna fu fermato da un uomo che porto con se un vento caldo e le sorti di William le ha cambiate realizzando il suo sogno nascosto nel cassetto. Lo ha fatto diventare in una notte il calciatore più bravo del mondo. Un campione capace di risollevare le sorti di una squadra destinata al fallimento. Fama, denaro e donne. Will ora era un uomo realizzato sì ma, come spesso accade, ha dovuto rinunciare a un qualcosa di più importante.
Perdonatemi se mi sono dilungata sulla trama ma credetemi c’è così tanto da dire su questa storia. La storia di Will, Eddie ed Elizabeth è bellissima, a tratti malinconica ma sorprendente. A momenti si stenta persino a credere in ciò che si legge, finché anche tu lettore non percepisci quel vento leggero, soffice e caldo e allora ci credi davvero. È una storia appassionante ricca di emozioni, riflessioni, amore, amicizia il tutto caratterizzato anche da una sottile ironia.
La morale della favola? Ognuno è ciò che si sente di essere dentro e non importa se diventi un medico di fama internazionale o calciatore di fama mondiale se per farlo devi rinunciare a ciò che sei veramente, all’amore della tua vita, all’amicizia. Cosa te ne fai di una donna diversa ogni sera se non puoi avere quella che ami? William lo ha capito. Ha capito che un calciatore da solo non è nulla. Che i gol più belli sono quelli fatti per far vincere la squadra e non per accrescere il proprio ego smisurato. Ha capito che le donne con le quali andava ogni sera non avevano il profumo di Elizabeth. E quindi che se ne faceva della gloria del suo sogno?
Il vento e il suo campione è un romanzo che porta il proprio lettore ad una riflessione profonda e personale. Questo diario in qui c’è lo sfogo di William arricchito dalle voci di Eddie, il suo migliore amico e Elizabeth, la donna della sua vita, ha una forma d’espressione unica. L’autore sicuramente si è ispirato ai suoi studi della letteratura inglese perché c’è proprio uno stile marcato che non ha nulla di moderno. E no, non parlo del linguaggio in cui c’è anche una buona dose di parolacce per le quali William sì scusa sempre. Ma proprio lo stile è elegante e ricercato. Ma nonostante ciò la lettura è molto leggera, piacevole. E poi c’è da sottolineare anche il fatto che i personaggi parlano con il lettore. Sì, proprio così. Questa sensazione è bellissima perché dà l’idea di conoscere William e poi non si è mai soli. Questo particolare coinvolge il lettore e lo porta quasi ad avere una conversazione con i protagonisti.
Il finale è un soffio di vento caldo che porta con sé un po’ di malinconia mista alla tenerezza e un senso di profonda consapevolezza.
Conclusione
Consiglio vivamente la lettura di Il vento e il suo campione – la favola di William Walsh: ovvero come si diventa ciò che si è perché è un ottimo spunto di riflessione e per i più giovani, a mio parere, può essere un ottimo romanzo di formazione dato che gli consentirebbe di comprendere che nella vita non è importante quanto la carriera professionale fattura sul proprio conto corrente ma il valore che diamo alle cose e alle persone che abbiamo e amiamo veramente ma, soprattutto, il valore che diamo a noi stessi.
Voto ✓✓✓✓✓
@libera_di_leggere
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