Direzione la vita
Autore L.L. Words
Genere Romance
Editor Self
Pagine 278
Trama Può nascere l'amore da una tragedia? Alexander C. King é reduce da un brutto incidente d'auto che lo ha costretto sulla sedia a rotelle; oltre all'uso delle gambe, sembra aver perso anche la voglia di vivere. I migliori medici di New York hanno provato l’impossibile con lui, senza purtroppo ottenere alcun miglioramento: le ferite più gravi, infatti, A.C. le ha nell'anima. Per non parlare del senso di colpa che lo tormenta e tiene sveglio ogni notte, rendendo ancora più difficile il suo recupero. Solo l'infermiere Robert Johnston e il Primario del “Green”, Daniel Zayn, credono che lui possa ancora farcela. Attraverso improbabili letture ad alta voce, scontri più o meno accesi e attacchi alle difese che A.C. ha eretto, riusciranno a tenere a galla il giovane, almeno fino all'arrivo di Ty. Il dottor Tyler Jones che per A.C. è l’ultima spiaggia. Con un dono che per lui è una maledizione, Ty è un fisioterapista diverso dagli altri, anticonformista ed imprevedibile: il migliore nel suo campo. Ma basteranno la passione per il suo lavoro, l’amore per la musica anni '80 e la costante presenza di Stone, il bastardino che ha adottato, per strappare A.C. dall'inferno in cui è precipitato? Ma soprattutto… A.C. si farà aiutare? Recensione Vi siete mai sentiti chiamare da un libro? Vi racconto brevemente com'è nato il mio rapporto con "direzione la vita" (si noi lettori creiamo un rapporto con i libri che leggiamo 🥰). L'autrice mi contatto un giorno ma io ero presa da tante altre cose e letture quindi ho dovuto dirle di no ma, L.L. Words è stata gentilissima e abbiamo chiacchierato un po' e il suo libro continuava a perseguitarmi finché non ho ceduto e le ho chiesto se fosse ancora interessata ad una collaborazione. Ma il fatto è che, comunque, non sono riuscita a leggerlo immediatamente e ci stavo male ogni giorno. Per fortuna sono riuscita a iniziarlo, ed è stata la prima lettura di maggio. Ci sono diverse cose da dire su questo libro e inizierei con la parte emotiva. La storia di A.C. è tragica ma ha molti punti di luce. L'autrice è riuscita a raccontare e curare un personaggio psicologicamente instabile grazie all'uso di un linguaggio molto dolce, delicato e con un pizzico di ironia. La luce invece, della quale vi parlarvo, viene dai personaggi che circondano A.C. in particolare, Tyler e Bob. Rispettivamente sono il fisioterapista e l'infermiere di Alexander. Tra questi tre personaggi c'è un rapporto molto bello e famigliare, è impossibile non affezionarsi. L'autrice affronta tante tematiche, oltre all'incidente che porta con sé diverse sfumature di un malessere non solo fisico ma anche emotivo. Ci sono i rapporti famigliari che vengono messi a confronto e non meno importante il tema LGBT che ho amato per come l'autrice lo descrive, così...naturale. Bellissimo. Adesso però arriva la nota dolente, ahimè. Partiamo dal fatto che Tayler ha un dono però più di questo non ci è dato sapere. L'autrice si concentra a raccontare minuziosamente il percorso riabilitativo di A.C. giorno per giorno ma in sostanza non aggiunge niente di rilevante al fine della storia con il risultato di rendere il percorso un po' ripetitivo. C'è uno schema vero è proprio che si ripete per tutto il libro: incubo, consolazione, discussione accompagnata dall'attacco di crisi, calma con un pizzico di gioia, e così via. Questo è il ritmo che rende ripetitiva la lettura. La speranza sta nel sapere che "direzione la vita" è il primo libro di una trilogia e non vi nascondo di essere molto curiosa di leggere il seguito. Il finale mi ha lasciata letteralmente a bocca aperta e con qualche lacrima a rigarmi il viso. Voto ✓✓✓ @libera_di_leggere
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