TITOLO: Politicamente scorretto. Tutto quello che avrei sempre voluto scrivere e che prima o poi... ho scritto!
AUTORE: Paolo Scafati
EDITORE: Intrecci Edizioni
PAGINE: 184
GENERE: Saggio
RECENSIONE
Oggi vi parlo di "Politicamente scorretto. Tutto quello che avrei sempre voluto scrivere e che prima o poi... ho scritto!" di Paolo Scafati.
"Nel 2001 - appena sposato peraltro con la allora segretaria della società di cui sopra - sembrava che questa occasione si presentasse, dandomi la possibilità rivendere le mie conoscenze lavorative come "libero professionista", lavoratore autonomo, imprenditore di me stesso".
Questo saggio descrive diversi aspetti della vita nella nostra Italia (e non solo), come lo sport o la politica, analizzando diversi contenuti anche attraverso fonti esterne.
Si tratta di un saggio sviluppato in modo molto personale dall'autore.
"Oggi, quando porto la macchina in officina, il meccanico neanche vuole essere annoiato più di tanto con la descrizione del difetto".
I temi trattati potrebbero anche essere definiti "seri" o "difficili", ma Scafati li espone in maniera "familiare" e questo rende la lettura molto semplice e scorrevole.
Mi sono sentita come se fossi seduta con l'autore in un salotto a parlare di vari temi che vengono affrontati in tutti i giorni e che, solitamente, sono ritenuti "pesanti", come ad esempio temi che sfiorano la politica, ma il suo modo amichevole di parlare mi ha tenuta attaccata alla lettura in modo piacevole.
"Nella mente di un italiano come me si può scatenare una vera e propria tempesta di collegamenti più o meno logici, più o meno razionali e lampanti, ma talvolta travolgenti e incontrollabili".
Il saggio alterna momenti di scrittura oggettiva (in cui vengono anche analizzati elementi tratti da internet o pezzi di articoli di giornale strettamente collegati all'argomento trattato) a momenti di riflessione soggettiva.
Questi ultimi diventano spesso molto divertenti, in quanto l'autore riesce ad esprimersi in modo scherzoso, satirico e spesso "scorretto" (per riprendere il titolo dell'opera).
"Dobbiamo immaginarci in regime di "comunione dei beni", con lo svantaggio di non avere libertà di uso esclusivo del "pubblico", ma con la fortuna di non essere sposati (chiaramente non vale per mia moglie)".
L'autore non ha mai paura di risultare scorretto, anzi gioca su questo aspetto del suo stile, proprio perchè trova tanti aspetti della nostra quotidianità che viviamo tutti i giorni in modo scorretto ma senza rendercene conto, perchè ormai fanno parte del nostro modo di essere.
"Abbiamo procure che aprono fascicoli per indagare su casi di cittadini italiani uccisi o scomparsi in Paesi stranieri dal clima politico e sociale a dir poco confuso e critico".
Allora si passa dagli attuali campioni del mondo del calcio con cifre a sei zeri ad improbabili liste di festività e ricorrenze "inutili", e tanto tanto altro: il tutto per far riflettere il lettore in modo serio, ma anche col sorriso.
"Le ricorrenti proteste e gli scioperi (spesso più minacciati che realizzati) dei docenti aumentano soltanto l'insofferenza dei genitori, accentuandone le difficoltà, e non hanno portato, almeno fino ad oggi, alla costruzione di un reale percorso di miglioramento generale".
Consiglio questa lettura ad un pubblico adulto, ma solo perchè i temi necessitano di molta consapevolezza. Lo stile dell'autore, invece, potrebbe attrarre il lettore di ogni età.
VOTO: 5/5
@mariarosaria_guido
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